by Daniela Palumbo
La Rondine: Eccomi. Sono tornata. Mi riconosci?
Iolanda: Più o meno. Sei cambiata. Ma non tanto. Appena appena. Hai qualche piuma bianca ...
La Rondine: Ti starai chiedendo: come avrà fatto Lei a trovarmi?
Iolanda: Non chiedo più, quasi per niente. Da un po' di tempo, neppure a me stessa... Diciamo che mi chiedo meno cose. Non saprei dire quante di meno di preciso. Meno e basta.
Iolanda: Più o meno. Sei cambiata. Ma non tanto. Appena appena. Hai qualche piuma bianca ...
La Rondine: Ti starai chiedendo: come avrà fatto Lei a trovarmi?
Iolanda: Non chiedo più, quasi per niente. Da un po' di tempo, neppure a me stessa... Diciamo che mi chiedo meno cose. Non saprei dire quante di meno di preciso. Meno e basta.
Rondine: Ho scoperto che vivi da un'altra parte... In una casa diversa, con oggetti diversi. Alcuni, diversi. Altri invece li riconosco, sono i tuoi. I tuoi di sempre. Certi oggetti cari sono quasi come i figli...
Iole: Altri, sì. Importante e necessario è, a volte, cambiare luoghi o situazioni, lo sai. Mutare le proprie abitudini, vivere altro. Ma lo è ancora di più ESSERE altro rispetto a prima.
Ronda: E tu? Sei altro? Ti senti altra? Diversa rispetto a prima...
Iol: Sì. Direi di sì. Credo... Sono diversa perché sono di nuovo me stessa. E in una casa non mia, sento di essere di nuovo proprietaria della mia vita. Quasi di averla riscattata. E tu?
Ron: Io? Io non ho fissa dimora, lo sai bene. Vado e vengo, in primavera come in autunno. Abito il cambiamento, io. Abito nei tuoi pensieri. Nella tua mente.
Io: Allora non avrai bisogno di conoscere il mio nuovo indirizzo per rintracciarmi, se mai un giorno dovessi trasferirmi altrove, un'altra volta.
Ro: Hai ragione, è così. Non ne avrò bisogno. E mai te lo chiederò.
Buona Primavera.
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