venerdì 25 ottobre 2013

nuditè

di Silvia Dello Russo
picture by Pippo Zimmardi

sei di fronte alla mia sedia
come un rebus
riga intraducibile
io nudo traduttore
maniscalco delle lingue
ti guardo
mentre prosegui e persegui il graffio di sempre
l’indelebile inesplicabile segno sulla mia pelle
kaleidoscopico
tu cifre e chiavi
battiti del mio tempo
armonizzi suoni inesplicabili
nella mia cassa toracica
instilli
formule segrete
nei miei respiri antichi
e resto da una vita
incantato e inerme
rapito
adorante io eterno amante
supplicante
e tu sorridendo tra i tuoi bianchi geroglifici
cali la tua trasparente cortina nuziale
mentre inizi a spogliarmi l’anima
stimolando ancora e ancora i sensi
torturandomi tra i tuoi sublimi mille significati
fino a lasciare la mai arrivabile irripetibile verità
della tua sola nudità.


martedì 22 ottobre 2013

'A città e Pulecenella. Il sonno della ragione genera mostri



di Raimondo Augello

Pochi giorni addietro avevamo pubblicato un articolo in cui commentavamo la scelta del giudice sportivo di sanzionare la tifoseria milanista, recidiva per i suoi cori razzisti nei confronti dei napoletani, con la chiusura per un turno di San Siro. Il titolo del pezzo, ispirato ad una speranza tuttavia frenata da una certa dose di ironica diffidenza era “L’Italia s’è desta (ed era ora)”. A chiusura dell’articolo, infatti, avevamo manifestato il timore che la Lega Calcio non trovasse la forza per applicare la misura repressiva decretata, intimidita dalla quasi unanime ribellione al provvedimento che ha visto solidali  con la società rossonera quasi tutte le tifoserie d’Italia e gli stessi presidenti di parecchie società.


domenica 20 ottobre 2013

Da Belfast (frammenti di una lettera)

di Alice D'Alessandro
In fondo non siamo altro che sassi di una qualche spiaggia battuta dal mare, frammenti infiniti di chissà quali antiche rocce che adesso non esistono più. E il pensare ai sassi mi consola. Mizu no oto. Scriveva Janet Frame in un libro che ho recentemente letto "Siamo esiliati ovunque viviamo, in un prolungato viaggio verso la terra perduta".

fragments from silence II













by Alice D’Alessandro

my heart broken
"in a ball of yarn"
"perch"i' no spero di tornar giammai"
"eppure, eppure"
come sassi
"mizu no oto"
from silence
your music
talk to me
loin loin
l'erba toccare
fragile germoglio 
di un tempo ignoto

ulisse, visione dei morti (odissea, XI)

by guido monte

seguiamo il vento che ci ha lasciato il canto di circe, fino a che il sole scompare
e l’ombra ricopre tutto. siamo nell’oceano profondo, nel paese delle nebbie dei cimmeri, popolo della notte. qui scavo una fossa per libare coi morti, dividiamo miele, vino, acqua, farina bianca; poi riempio la buca di sangue nero.

mercoledì 16 ottobre 2013

Mari sepolti

di Salvo Balsano

Non deve rimanere niente. Le foglie arrugginite dalla morte e le cantilene dei venti, le fosse lente e fredde o i cadaveri finti. È sempre falso. Gli angoli della tortura e gli inchiostri insanguinati e la nausea delle carni divorate e le preghiere malate e le risate di una felicità maledetta e infernale e uccisa e disperata, morta: non ricordare.
I mari sepolti, gli specchi offesi e la fotografia bruciata. Lasciate ogni cosa immobile. Ferma. 
Non c'è niente che io possa fare. 


martedì 15 ottobre 2013

Un mare di anime

di Alice Petruzzella

C’era qualcosa di sorprendentemente unico quella sera nella luna: sembrava più grande, più vicina, più alla portata dell’uomo, come se semplicemente tendendo un po’ la mano verso il cielo la si potesse toccare.

Ilenia era rimasta a lungo a guardarla, rapita dallo splendore di quello spettacolo notturno, sognando, lasciando la propria mente vagare tra pensieri, ricordi, preoccupazioni, desideri, aspettative,progetti futuri.
I suoi piedi affondavano nella sabbia umida e fredda, mentre le dita giocherellavano con i granelli che rimanevano attaccati alla pelle; le onde del mare si infrangevano sulla battigia creando una sinfonia di suoni monotona, rilassante, rassicurante.

sabato 12 ottobre 2013

Artic, lassù sopra le nuvole

di Franco Giolitto

   L’incontro con la guida

  Sull’autostrada Milano-Torino sto correndo con la mia Toyota in direzione di Gressoney la Trinité. È l’ultimo paese della  valle omonima ed è  la  prima valle  della  Valle d’Aosta che si incontra venendo dalla pianura. Sono passate da poco le undici ed all’una e mezza mi dovrò incontrare con la guida Alberto, che ho conosciuto tramite Internet e che ho sentito telefonicamente un paio di volte, e con un’altra persona che non conosco affatto. Insieme dovremo affrontare la cima del Lyskamm Occidentale, uno dei picchi più alti del massiccio del Monte Rosa.

mercoledì 9 ottobre 2013

L'Italia s'è desta (ed era ora)

 

di Raimondo Augello


Senti che puzza, scappano anche i cani
Sono arrivati i Napoletani
O colerosi, terremotati,
che col sapone non vi siete mai lavati
Napoli merda, Napoli colera
Sei la vergogna dell’Italia intera
Napoletano, lavora duro
Che a Maradona devi dare pure il culo 

Così cantava allegramente la curva più accesa del tifo milanista a San Siro nella tiepida serata dello scorso 22 settembre. E lo faceva prima, durante e dopo l’incontro di calcio Milan-Napoli,  rivolgendo il coro all’indirizzo della tifoseria partenopea massicciamente presente allo stadio.

martedì 8 ottobre 2013

Nel frattempo

by Silvia Dello Russo
collage by Pippo Zimmardi

nel frattempo 
tra il buio e la luce
nell interstizio... 
cosa accade?
mentre il ghiaccio si ritira dalla sabbia
e le ultime stalattiti di marmo si staccano dalla lingua
mentre l'esalazione oceanica
insinua sale 
nei miei vortici intestini
fino ad aprire
nel profondo
la suola dura della verità 
?....



domenica 6 ottobre 2013

In memoria di mia madre Teresa

di Roberto Cavaliere

E' da tempo che mia madre stava male. <<E se a giorni morirà, sarò in grado di bagnare il mio viso con qualche lacrima?>> E' questo che mi sono chiesto durante questi giorni in cui la luce della vita di mamma andava spegnendosi lentamente. Due anni fa me lo chiesi pure in prossimità della morte di papà. E quel fatidico giorno, nemmeno fortissimamente volendolo, riuscii a versare una lacrima. E, venerdì scorso... muore mamma. Questa volta riesco a percepire qualcosa, mi dico: <<Forse è la mia fretta di fermare la tristezza? O la paura di entrare in confusione? O forse perché le cose accadono senza la nostra volontà? O è davvero impossibile costruire un meccanismo di emozioni che imbrigli ciò che non si può imbrigliare? E come con papà, mi siedo, la schiena poggiata su una confortevole poltrona, muto come un pesce, lo sguardo fisso su un cumulo di persone che si affaccendano intorno a mamma. Scivolo in profondi pensieri, confusi, nei quali mi inoltro con un proliferare di frasi arrotolate in se stesse, con vecchi sostantivi che esplodono nella mia mente con botti da petardi. E poi, alla fine un sorriso. Forse è questo IL DOLORE PERFETTO?


martedì 1 ottobre 2013

vacci a capire la dritta

by Pippo Zimmardi
il critico mi dice che i calzoncini che si vedono sono indecenti le dico che è la fine dell’estate e resistono al peggio in arrivo e poi lascerei libertà di vestito dislocazione conforto anticipato e possiamo sempre non farci caso alla città slacciata e poi non vorrei che qualcuno venisse a dirmi come quando e dove devo o no e poi esprimendomi in merito mi sento complice e congruente senza scomodare Kant