venerdì 25 ottobre 2013

nuditè

di Silvia Dello Russo
picture by Pippo Zimmardi

sei di fronte alla mia sedia
come un rebus
riga intraducibile
io nudo traduttore
maniscalco delle lingue
ti guardo
mentre prosegui e persegui il graffio di sempre
l’indelebile inesplicabile segno sulla mia pelle
kaleidoscopico
tu cifre e chiavi
battiti del mio tempo
armonizzi suoni inesplicabili
nella mia cassa toracica
instilli
formule segrete
nei miei respiri antichi
e resto da una vita
incantato e inerme
rapito
adorante io eterno amante
supplicante
e tu sorridendo tra i tuoi bianchi geroglifici
cali la tua trasparente cortina nuziale
mentre inizi a spogliarmi l’anima
stimolando ancora e ancora i sensi
torturandomi tra i tuoi sublimi mille significati
fino a lasciare la mai arrivabile irripetibile verità
della tua sola nudità.


1 commento:

  1. prisonnière
    slave of time
    hidden into formas:
    estrellas, profundidades rien
    oscuridade
    where all ends
    Zeit… vergangen
    no more questions, l'écriture;
    no more sand, silence (pourquoi?)
    les douleurs , feuilles et vent, alma
    alma de respiro.
    souffle-nuit, archétype, l’âme.
    mes rêves
    de lonh,
    ma non c’è più tempo
    per quasi niente,
    due occhi
    non bastano,
    e un respiro
    può solo per un poco
    rallentare
    il ritmo…

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