venerdì 31 gennaio 2014

La Chiesa di Papa Francesco

Popolo di Dio in cammino nella storia

di Rosario Ales

Semplicità e profondità di parola, plasmata dall’esperienza, sobrietà, libertà di spirito, ascolto nell’incontro con le persone sono alcuni tratti peculiari di Papa Francesco che hanno sorpreso sia credenti che non credenti.
La sobrietà del Papa si manifesta nella sua capacità di liberarsi dai condizionamenti del superfluo e della pomposa esteriorità, a cominciare dall’abito, l’auto con cui si muove, il luogo dove risiede (in Santa Marta e non nel Palazzo apostolico).

giovedì 30 gennaio 2014

L'eretico


                                       
di  Raimondo Augello                               

Nell’indifferenza generale dei mezzi di informazione nazionali si sta consumando l’ennesimo atto (non vorremmo apparire profeti di sventura, ma potrebbe essere l’estremo) dello sfascio a cui la Regione Sicilia rischia di essere spinta a grandi passi.

mercoledì 29 gennaio 2014

I panni sporchi

di Daniela Palumbo

I panni sporchi
odorano
di sottile indifferenza.
Mezze parole
sospese sui fili
quando il cielo quasi quasi
non si trattiene.

I panni sporchi
sentono
la diffidenza di chi ci passa accanto,
vede e conosce
e poi guarda dall'altra parte,
di chi si barrica dietro gli spessi occhiali.

I panni sporchi mostrano
il grigio delle anime
mezze sporche e mezze pulite
imbrattate di silenzio
unte di sangue ma senza ferite,
complici innocenti.

I panni sporchi
non si espongono fuori
sui balconi
non si lasciano sventolare dai vetri
non si spingono oltre i davanzali
delle nostre stanze.

Restano chiusi dentro un bianco inferno. 

Solo poche cose

di Rosalba Morici
foto di Laura Collura

Il silenzio è durato poco.
Troppo poco?
chissà!
 A volte fa bene
restare in silenzio,
e mettersi in ascolto
... delle "rose",
delle "nevi",
delle "onde dei mari" ...
non ascoltate
si spengono.
forse,
chissà!
non ascoltate
cercano?
forse,
chissà!
non ascoltate
riconoscono la loro identità. 


mercoledì 22 gennaio 2014

La scuola

Kandinskij Composizione VI 1913
 

di Enzo Barone

La scuola è grande chiusa in sé arida di nessun colore.
Anzi che sia una scuola nessuno è sicuro: sta da sola, severa e scontrosa in mezzo ad un campo di stoppie.
Sta da sola.
Per arrivarci lascio il piccolo borgo sulla strada grande e mi avanzo a gradi per un viottolo stento, pallido di gelo, annegato dall’ombra di apocalittici tigli.
C’è una vertigine di curve anse strappi da seguire e poi appare da lontano quell’incongruo parallelepipedo, un delirio fattosi cemento.

venerdì 17 gennaio 2014

L'odore degli altri (parte seconda)


di Raimondo Augello
 
Talvolta certe intuizioni  stentano a tener dietro all’incalzare degli sviluppi della cronaca. Ci giunge notizia proprio in queste ore della bufera politica, e non solo, provocata dall’uscita lo scorso 10 Gennaio nelle sale cinematografiche dell’ultimo film del regista livornese Paolo Virzì,”Il capitale umano”. 
Ma andiamo ai fatti.

mercoledì 15 gennaio 2014

Sonrìe

by Silvia Dello Russo
photo by Pippo Zimmardi

la prima volta che ti vidi
tu sorridevi in cima alla collina
il tuo sguardo copriva l’orizzonte..
non avrei saputo dire se tu fossi reale o no, perché ridevi
ed il tuo sorriso illuminava la valle
la mia valle
le mie zolle…
ridevi e lasciavi i tuoi capelli al vento
incurante di tutto
tu ridevi
senza ombre
senza paure
senza legami
senza colpe
tu non prometeo
tu ridevi…
io
mi sedetti ai tuoi piedi
ed accompagnata dal tuo riso
guardavo a ciò che stava oltre al promontorio
il futuro
e un po' più in la questo inaspettato presente.
allora ridi... ridi sempre così... e ridi ancora
fino al giorno in cui
mi sarà famigliare anche
 la felicità


martedì 14 gennaio 2014

Una favola: La pasticceria di Maria Grammatico

by Sandra Collura
(Erice-luoghi)

Dodici anni aveva Maria
quando la esiliarono dalle suore,
lontano dal mondo.
Troppa fame, troppa miseria
C’era la guerra.
A Erice, un rifugio degli orfani
era il convento di S. Carlo
Là almeno mangiava.

vademecum

by guido monte

1. sentire l'unità di tutto (anche della conoscenza)
2. considerare la fragilità e l'impermanenza di tutto, confrontarle con il pov degli ruah anavim, dei più deboli
3. dare prevalenza a ciò che è "periferico", dimenticato, considerato di scarto, o di pazzi e minorati, di vecchi e malati
4. sentire il "mescolarsi" delle cose, anche nelle lingue, anche nei versi
5. se one only book è stato scritto, mescolare in una sola composizione versi e detti di autori vari
6. usare block-notes, fare piccoli disegni (schizzi o bozzetti a colori), prendere appunti informi, anche al volo prima del sonno, scrivere su "foglietti" i propri pensieri stentati
7. ricordare gli occhi di una bestia e l'apocatastasi: sentire allora compassione x tutto
8. lungo miti e tradizioni "lontane", leggere e cercare gli archetipi comuni di tutti gli esseri
9. passeggiare per spiagge autunnali abbandonate, sfogliare foto di vecchi ricordi
10. contemplare la creazione primordiale, nei paesaggi della terra che la richiamano

domenica 12 gennaio 2014

Stupor Mundi n° 101 - Informazione in lingua siciliana



Edizione n°101 del 10 gennaio 2014.

Questi gli argomenti trattati nei servizi di questa puntata:
- i pericoli delle nuove tecnologie
- protesta di piazza a Trapani per la Tares
- video musicale della canzone in lingua siciliana dei Tamuna, "Li Pruverbi"

Note linguistiche: i vari termini sono trascritti seguendo i dizionari del Mortillaro e del Pasqualino.

domenica 5 gennaio 2014

L’odore degli altri

di Raimondo Augello

Qualche settimana addietro in un articolo pubblicato su questo  blog e su altre riviste on-line e cartacee, ci è capitato di occuparci del dramma sanitario legato all’interramento di parecchi milioni di rifiuti speciali nella cosiddetta “Terra dei fuochi” e allo scandalo del segreto di Stato tenuto per ben sedici anni sulle dichiarazioni del pentito Carmine Schiavone inerenti a tali vicende.

giovedì 2 gennaio 2014

animali, silenzi, vento, nebbia…


by Guido Monte

Credo che uccidere qualsiasi creatura vivente sia un po' come uccidere noi stessi,
e non vedo differenze tra il dolore di un animale e quello di un essere umano
(Margherita Hack)

da un lato tutte le cose del mondo sono adombrate dal buio, dall’altro l’unica cosa per salvarci è ridere, sorridere al non-senso di tutto

invocazione del mondo, di peter: il monte è l’ascesi del cammino, la meta il sole nascosto dalla nebbia nel paesaggio di terre lontane terre selvagge fiumi e isole occhi nell’aurora…
inizia a piovere, comunione. piccole cose per terra, sassi e sorgenti, cose di casa, paesaggio assonnato (dalla penombra della finestra visto a occhi chiusi), infine un viso straniero e amico che mi ricorda mia madre

pirandello nella sua novella “la prova”: “Dio, per tua norma, parla con le bestie meglio che con gli uomini

frammenti dal silenzio: annotare brevi spezzoni di frase ascoltati per strada, da discorsi altrui

ogni giorno ripetiamo le parole di uomini di tempi e luoghi lontani

gocce di pioggia e vetri coperti di sabbia, vento e nebbia

mercoledì 1 gennaio 2014

Odi a lu Primu Jornu di l'Annu



di Pablo Neruda (riduzione e traduzione in lingua siciliana di Fonso Genchi)

Lu distinguemu di l'àutri
comu si fussi un cavadduzzu
diversu di tutti li cavaddi.
Ci addubbamu la frunti
cu un lazzu,
ci mittemu 'n capu a lu coddu ciancianeddi culurati,
e a menzannotti
lu ricivemu
comu si fussi
un esploraturi chi scinni di na stidda.
Comu lu pani assimigghia
a lu pani d'ajeri,
comu 'n aneddu a tutti l'aneddi...
La terra accogghi stu jornu
d'oru, grigiu, azzolu,
lu sparma nta li collini
lu vagna cu filecci
di trasparenti acqua di celu
e poi l'ammogghia
nta l'umbra.
Eppuru
porta nica di la spiranza,
novu jornu di l’annu,
si puru tu si uguali a l'àutri
comu li pani
a ogni àutru pani,
ni preparamu pi vivìriti di na manera diversa,
ni preparamu a manciari, a ciuriri,
a sperari.