sabato 29 aprile 2017

Àdhara (la chute) - au début

di guido monte
(trad. e foto di francesca saieva)

au commencement, sixsième livre virgilii patris: 
je me trouvais dans une forêt obscure 
dans une forêt obscure, en larmes, lacrimae rerum
 le chemin s'apaise maintenant
il s'arrête au bord  d'une terre quelconque
voilà une maison abandonnée
gravée par un fuyard du labyrinthe
(après le vol de cieux au nord de froides ourses)
le fuyard dedalus, le fou
l'homme des choses impossibles
l'homme qui n'arrive pas,
impuissant
il a gravé les mythes de l'éternité
la fin d'un étranger,  les honneurs devenus cauchemars
un taureau et une femme, la fille du soleil
et son enfant biforme qui erre sans but
dans  l'enchevêtrement du gouffre 
au mur des silhouettes gravées, un fil
en aveugle le sauver aimé avance
(il n'a point gravé le semblant de son enfant 
la main s'arrête paralysée kat’asphodelion leimona)


lunedì 24 aprile 2017

In mano uno specchio

by Francesca Saieva

"Avanzava [...] tenendo in mano uno specchio" (Nietzsche)... tra sterpaglie e pietre, un'aquila e un serpente, mentre l'aurora felice risplendeva sul volto bambino...  La libera fiera mostrava i segni del deserto "nell' oblio, un ricominciare [ancora una volta] - come gioco, una ruota che gira da sé" (Nietzsche)... "tra i suoi capelli, un vortice [...] non riusciva a immaginarsi il nulla" (Handke)... soltanto acqua-aria-terra-fuoco per ogni suo pensiero... "Su questa [sua] più o meno Atlantide" (Szymborska), su questa pelle... graffiata dall'incessante vento... "su questa mia ombra che non riesco a riattaccare" (Barrie)... Cosa resta? un albero - una foglia - una lancia ... perché "quando il bambino era bambino [...] voleva che questa pozzanghera [fosse] mare" (Handke)

giovedì 20 aprile 2017

Filastrocca del pane

di G. M. P.

Per fare il pane
ci vuole l’acqua, ci vuole la farina,
ci vuole il lievito e il sale da cucina. 

Per fare il pane,
ci vuole tenacia e una forza speciale, 
per mescolare tutto come a carnevale. 

Per fare il pane,
ci vuole la sinistra, ci vuole la destra,
ci vuole l’unione, la vera maestra.  

Per fare il pane,
ci vuole tempo, ci vuole gioia,
ci vuole ritmo, se no ci s’annoia. 

Per fare il pane,
ci vuole un forno, ci vuole una teglia,
ci vuole il calore che l’impasto risveglia.

Per fare il pane,
ci vuole tanta attenzione apposta, 
e tanta cura per non far bruciar la crosta.

Per fare il pane,
ci vuole calma, ci vuole fantasia, 
ci vuole pazienza e un po’ di poesia.

Per fare il pane,
ci vuole coraggio, fiducia nel risultato:
così sarà bello dorato, saporito e profumato. 

Per fare il pane,
ci vuole, infine, una speranza grande e schietta,
perché tutti, nel mondo, ne ricevano un giorno una fetta. 

giovedì 13 aprile 2017

in principio

di guido monte
(trad. e commento di francesca saieva)

in principio c'era
un cielo senza nome
un ciel inconnu
una terra senza nome
une terre sans nom
acque che si mescolavano
buio sul viso dell'abisso
"deserto e vuoto"
nuit sur le visage de l'abîme
"désert et vide"

respiri
sul velo dell'oceano
sur le voile de l'océan


commento: una sorgente congelata (handke) e i colori del giorno non sono più... une terre sans nom, sconosciuta terra, unreal city (eliot)... di là dal ponte, lente nubi fanno sonno as lentas nuvens fazem sono  (pessoa) ai tuoi ricordi... after the frosty silence in the gardens (eliot),  il filo rosso di ieri segue l'oggi in questo "deserto e vuoto"...  la mer et ses souffles, mentre  veli leggeri velano, nubi vane, la luna leves  véus velam, nuvens vãs, a lua (pessoa)