by guido monte
1. sentire l'unità di tutto (anche della conoscenza)
2. considerare la fragilità e l'impermanenza di tutto, confrontarle con il pov degli ruah anavim, dei più deboli
3. dare prevalenza a ciò che è "periferico", dimenticato, considerato di scarto, o di pazzi e minorati, di vecchi e malati
4. sentire il "mescolarsi" delle cose, anche nelle lingue, anche nei versi
5. se one only book è stato scritto, mescolare in una sola composizione versi e detti di autori vari
6. usare block-notes, fare piccoli disegni (schizzi o bozzetti a colori), prendere appunti informi, anche al volo prima del sonno, scrivere su "foglietti" i propri pensieri stentati
7. ricordare gli occhi di una bestia e l'apocatastasi: sentire allora compassione x tutto
8. lungo miti e tradizioni "lontane", leggere e cercare gli archetipi comuni di tutti gli esseri
9. passeggiare per spiagge autunnali abbandonate, sfogliare foto di vecchi ricordi
10. contemplare la creazione primordiale, nei paesaggi della terra che la richiamano
Grande, come sempre
RispondiEliminaGrazie Guido per questo vademecum
RispondiEliminaV & T