di Sandra Collura
(Luoghi, Monte Pellegrino)
Al Santuario il Nulla si mostra.
La vecchia nana sdentata col grembiule
vende souvenir e parla del freddo
Gruppi di donne tamil dai volti affumicati
s’aggirano nel piazzale, sulle scale di pietra
in cerca della dea nera
La luce inonda questo palcoscenico
il santuario della Santuzza è nell’ombra
La grotta, che un tempo stillava
il verbo infinito,
è diventata la facciata di una chiesa
il bosco profumato e scuro
una spianata d’asfalto
dove l’aria tremava
di creature animali
sono apparecchiate bancarelle di piatti,
portaceneri, statuine di padre pio, di gesù, della madonna
ventagli,mestoli, lumini rossi grandi e piccoli:
fondoschiena bordati da larghi cinturoni borchiati
vanno in giro su vezzosi stivaletti di ecopelle;
Pane e panelle, spremute d’arancia:
mangiate il suo corpo, bevete il suo sangue
per dissetare il desiderio del nulla.
Hanno coperto l’indecente fessura della montagna
dove la Santuzza, immersa nella nera notte,
incontrava l’immensità.
Nessun commento:
Posta un commento
Questo blog consente a chiunque di lasciare commenti. Si invitano però gli autori a lasciare commenti firmati.
Grazie