giovedì 5 aprile 2012

auguri pasquali

by guido monte


passo il tempo a scrivere parole, o a disegnare paesaggi di spiagge lontane: una different way per non pensare, oppure per pensare di più all'orrore, al principle of leability... foglie e fiori tra macerie e immondizie, ricordi e silenzi "in enigma, per uno specchio", ma senza dimenticare affamati, assetati, torturati, dimenticati.

anche cercare spunti tra gli spazi bianchi di versetti sacri, o il cosmo archetipico nei gesti quotidiani, tante vite in tanti cammini paralleli; ma ha senso questa ricerca, di fronte all'orrore del mondo? hanno senso le parole, se ogni cosa sofferente prima non risorge d'accapo? quando penso questo, allora spero in un giorno in cui potremo davvero dimenticare tutto.

ma anch'io, anche noi siamo partecipi e protagonisti dell'orrore, con la nostra dostoevskiana responsabilità collettiva, con la nostra indifferenza agli altri, e allora oscilli tra gli estremi: o soffri con chi soffre, o cerchi uno stratagemma per "assentarti" per un po', anche nel sonno (che rende tutto più sopportabile), o sperimentando versi, foto, colori che parlino di tutto questo con maggiore distacco.

e poi diventeremo ombre, pulvis et umbra (inconsistenti come da vivi, pensa eliot), e ognuno vagherà nell'etere secondo la sostanza dei suoi sogni... perché la fine non sarà mai la fine, come l'inizio non era stato davvero l'inizio. buona pasqua! :-)

1 commento:

  1. Davvero - non è solo amicizia la mia - mi pare che la tua poesia sia tra le poche cose nella letteratura contemporanea (a meno che io ne conosca molto poca, e questo può anche essere) dove la cultura, la raffinatezza della sapienza si sposano con un autentico afflato cristiano e con una semplicità infantile (nel senso più alto del termine).
    A proposito di Eliot, tu ne hai in qualche modo la ricchezza, ma non la elitaria, colpevole astrusità.
    Con ammirazione
    Pablo

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