di Julio Monteiro Martins
photo by Giovanni Russo
photo by Giovanni Russo
Lasciare la favela
e riacquistare la favella.
Cantare
la favela carioca
con la favella toscana:
affabile favola.
Tempo fa
sulla cima di Rocinha
sono apparse le torri
di San Giminiano.
Tra i vicoli
di Santa Marta,
Santa Maria dei Fiori.
Sul Vidigal,
vendemmia.
Mira. Miracolo.
Cadenza triste di samba.
Lamento.
Violino.
Viola da gamba.
Dantesco spettacolo:
la favela brucia,
colonne di fumo nero,
cipressi.
Botafogo sull’Arno.
La città sul monte
che arde.
Spari in aria,
pallottole vaganti,
peregrini mortai.
Rio in fuoco,
fiume in fiamme.
Rivoli di sangue
sfociano nell’Arno,
nel Serchio, Tirreno.
Rivoli di vino
hanno tinto la Barra,
Niterói, Guanabara,
veleno.
* * *
Lucca, 2 maggio 2005
Julio Monteiro Martins nasce nel 1955 a Niteroi, nello stato di Rio de Janeiro (Brasile), e già nel 1976 pubblica i primi racconti. Ha insegnato in università e college americani ed europei, e dal 1996 all’università di Pisa, dove attualmente tiene il corso di Lingua Portoghese e Traduzione Letteraria. Dirige inoltre il Laboratorio di Narrativa del Master di Scrittura Creativa, presso la Scuola Sagarana di Lucca. È fondatore e direttore della rivista culturale Sagarana (www.sagarana.net).Uno dei fondatori del del Partido Verde brasiliano, e del movimento ambientalista brasiliano “Os verdes”, è avvocato dei diritti umani per il Centro Brasileiro de Defesa dos Direitos da Criança e do Adolescente. La produzione letteraria di Julio Monteiro Martins comprende numerose opere sia in portoghese brasiliano che in italiano, di narrativa ma anche poetiche e teatrali. In italiano, una monografia sulla sua opera è Un mare così ampio: I racconti-in-romanzo di Julio Monteiro Martins, di Rosanna Morace (Libertà edizioni, Lucca 2011).
e riacquistare la favella.
Cantare
la favela carioca
con la favella toscana:
affabile favola.
Tempo fa
sulla cima di Rocinha
sono apparse le torri
di San Giminiano.
Tra i vicoli
di Santa Marta,
Santa Maria dei Fiori.
Sul Vidigal,
vendemmia.
Mira. Miracolo.
Cadenza triste di samba.
Lamento.
Violino.
Viola da gamba.
Dantesco spettacolo:
la favela brucia,
colonne di fumo nero,
cipressi.
Botafogo sull’Arno.
La città sul monte
che arde.
Spari in aria,
pallottole vaganti,
peregrini mortai.
Rio in fuoco,
fiume in fiamme.
Rivoli di sangue
sfociano nell’Arno,
nel Serchio, Tirreno.
Rivoli di vino
hanno tinto la Barra,
Niterói, Guanabara,
veleno.
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Lucca, 2 maggio 2005
Julio Monteiro Martins nasce nel 1955 a Niteroi, nello stato di Rio de Janeiro (Brasile), e già nel 1976 pubblica i primi racconti. Ha insegnato in università e college americani ed europei, e dal 1996 all’università di Pisa, dove attualmente tiene il corso di Lingua Portoghese e Traduzione Letteraria. Dirige inoltre il Laboratorio di Narrativa del Master di Scrittura Creativa, presso la Scuola Sagarana di Lucca. È fondatore e direttore della rivista culturale Sagarana (www.sagarana.net).Uno dei fondatori del del Partido Verde brasiliano, e del movimento ambientalista brasiliano “Os verdes”, è avvocato dei diritti umani per il Centro Brasileiro de Defesa dos Direitos da Criança e do Adolescente. La produzione letteraria di Julio Monteiro Martins comprende numerose opere sia in portoghese brasiliano che in italiano, di narrativa ma anche poetiche e teatrali. In italiano, una monografia sulla sua opera è Un mare così ampio: I racconti-in-romanzo di Julio Monteiro Martins, di Rosanna Morace (Libertà edizioni, Lucca 2011).
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