venerdì 2 novembre 2012

AMICO

di Daniela Palumbo

Un amico è sincero, ti dice anche quello che non vorresti sentire. Toglie via la spina da dentro la pelle, se questa vi fosse entrata casualmente, poi disinfetta la ferita con dell’alcool che non brucia, proprio come si fa con i bambini. Lui sì che ne è capace.
E non ride delle tue ansie o debolezze, un amico, non ti gira le spalle solo perché hai sbagliato la “strategia” o perché, per difetto di esperienza, hai fatto una mossa sconsigliata dai “manuali”.
Ti dice la verità, un amico, non lascia che tu la capisca da solo, con un ostinato, condiscendente, gigantesco invisibile SILENZIO. Perché le illusioni, si sa, sono figlie della nostra mente.  Anzi no, non figlie, solo minuscoli aborti, spettri danzanti, pellicole per negativi con sopra impressi in miniatura i nostri desideri informi. Un amico non vorrebbe mai lasciarti in balia di questi, nelle pause buie della tua esistenza, oppure non è amico, né potrà mai esserlo, semplicemente.
Può aver paura di tutto, un amico, ma non di te: può temere le parole ma non l’idea di parlarti, evitare gli sguardi ma lo stesso cercare i tuoi occhi, risollevarti, tenderti la mano.
Ma soprattutto non lascia che tu ti offra al  freddo dell’inverno, che ti denudi davanti ai suoi occhi fin troppo protetti, che tu esponga te stesso ai danni della malattia, del contagio, e alla triste usura di una convalescenza. E se lo fai, lo stesso, suo malgrado e malgrado tutto, ebbene: un amico, lui è pronto a coprirti con la metà della sua giacca.

4 commenti:

  1. Colui che si nasconde è forse più di un amico. Oppure molto meno.

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  2. Cara Daniela
    non so chi sia "Tarrou"
    che ha inserito il commento
    ma devo dire che non sarei potuto essere più esplicito ed efficace nel risponderti.
    Sono perfettamente d'accordo.

    Aggiungo quanto segue.

    Non v'é dubbio che nell'Amicizia non devono esserci segreti o "ambiguità" di sorta, che un Amico/a deve anche fare male, quando occorre, deve affondare il bisturi, per togliere la cancrena, ma...
    l'Amico/a capirà?
    In realtà si dovrebbe sempre e comunque parlare col cuore, ma potrebbe fare male, troppo male...
    e allora...
    meglio sarebbe tacere...
    meglio sarebbe abbassare gli occhi...
    meglio sarebbe fuggire...
    piuttosto che fare soffrire l'Amico/a
    e se stessi.
    Giuseppe

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  3. E lasciare l'Amico/a tra le braccia delle Ombre?

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  4. Un amico non si può lasciare abbandonato alle "Ombre" che io chiamo "Illusioni".
    Se tu sei un vero amico l'unica ombra che ti è concessa è quella generata dalla tua luce.

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