mercoledì 28 novembre 2012

Die geschnittene Zunge

by Silvia Dello Russo

c'era un uomo sul pontile
era strano
non parlava
ma parlava
anzi
gridava

stava seduto placido
come se in lui albergasse...
lui.

aveva una giacca marrone
e i capelli grigi gli scendevano sulle spalle
aspettava quell uomo
o forse semplicemente stava

gli passavo davanti
mentre la mano frenetica di mia madre
mi trascinava
nelle sue mille ansie

eppure lui
ogni giorno
era li
bello
silenzioso
tranquillo come tutto l'oceano
quando dorme

io lo guardavo
rapita
e su di lui fantasticavo
al punto da pensar cha aspettasse me.

una volta mia madre mi vide guardarlo rapita
e inorridita mi disse
non devi guardarlo
quello è l uomo dalla lingua tagliata

proprio in quel momento
lui
l uomo dalla lingua tagliata
apri la bocca
e srotolò una lunghissima lingua
che come un tappeto regale giunse fino a me.

io lasciai la mano frettolosa e distratta di mia madre
e mi incamminai su quel tappeto
fino ad entrare nel suo castello
dentro di lui.

visitai ogni stanza
le torri degli occhi
le segrete del cuore
le carceri delle viscere
visitai i suoi pensieri
il suo sesso
e scivolai sulla sua anima

poi d un tratto lo strattone forte di mia madre
mi trascinò via

intanto quell'uomo
io lo avevo conosciuto
ma mai più lo rividi

oggi ho quasi quarant'anni
eppur lo cerco ancora quell uomo
ogni volta che ritorno sul pontile
mi fermo
aspetto
bella
silenziosa
placida

e ogni volta un  bambino
passando appeso a una mano adulta  
mi guarda rapito
io piccola donna dalla lingua tagliata.

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