by Silvia Dello Russo
c'era un uomo sul pontile
era strano
non parlava
ma parlava
anzi
gridava
stava seduto placido
come se in lui albergasse...
lui.
aveva una giacca marrone
e i capelli grigi gli scendevano sulle spalle
aspettava quell uomo
o forse semplicemente stava
gli passavo davanti
mentre la mano frenetica di mia madre
mi trascinava
nelle sue mille ansie
eppure lui
ogni giorno
era li
bello
silenzioso
tranquillo come tutto l'oceano
quando dorme
io lo guardavo
rapita
e su di lui fantasticavo
al punto da pensar cha aspettasse me.
una volta mia madre mi vide guardarlo rapita
e inorridita mi disse
non devi guardarlo
quello è l uomo dalla lingua tagliata
proprio in quel momento
lui
l uomo dalla lingua tagliata
apri la bocca
e srotolò una lunghissima lingua
che come un tappeto regale giunse fino a me.
io lasciai la mano frettolosa e distratta di mia madre
e mi incamminai su quel tappeto
fino ad entrare nel suo castello
dentro di lui.
visitai ogni stanza
le torri degli occhi
le segrete del cuore
le carceri delle viscere
visitai i suoi pensieri
il suo sesso
e scivolai sulla sua anima
poi d un tratto lo strattone forte di mia madre
mi trascinò via
intanto quell'uomo
io lo avevo conosciuto
ma mai più lo rividi
oggi ho quasi quarant'anni
eppur lo cerco ancora quell uomo
ogni volta che ritorno sul pontile
mi fermo
aspetto
bella
silenziosa
placida
e ogni volta un bambino
passando appeso a una mano adulta
mi guarda rapito
io piccola donna dalla lingua tagliata.
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