lunedì 5 novembre 2012

Giorno 15 (da "Racconti hunderground")

di Luigi Carmina

Che strano, forse perché siamo due nel sacco a pelo sentiamo molto caldo. Nonostante sia un sacco tecnologico con la funzione di raffreddare la parte interna. La dolce creatura dorme non voglio svegliarla con il getto d’aria.
Comincio a scrivere, certo al buio sarà difficile, ma volendo si può fare tutto.
Comincio a scrivere senza applicare, poi, tanta fantasia, di un tipo, Rosolino, che ormai certo di quello che vuole fare entra nella stazione.
Desidera viaggiare senza lungimiranza, senza frontiere e senza nessun pregiudizio di sorta.
Il primo capitolo si chiama per l’appunto: Pregiudizio. Prima di salire su un treno qualsiasi vede una vecchina carica con due borse.

Rosolino: signora vuole una mano?
È una suora: no grazie, non c’è bisogno, non ho soldi.
Rosolino: ma che soldi, lo voglio fare senza nessun compenso.
Lei: allora va bene.
La borsa è pesante.
Lei: ci sono dei libri. Ho perso il borsellino sull’autobus.
Rosolino: dove vuole andare?
Lei: in quella chiesa in fondo per vedere se mi fanno telefonare all’agenzia.
Rosolino: d’accordo.
Entrano in chiesa e trovano due preti ed un vecchio immersi nella preghiera.
La suora chiede di telefonare e i due preti e l’uomo l’allontanano bruscamente.
Dopo due minuti l’uomo: stavamo pregando, lei si infila, non va bene così.
Rosolino: vale più la preghiera o aiutare qualcuno?
L’uomo: il Signore prima di tutto.
Rosolino ancora più bruscamente di lui risponde: è più importante aiutare le persone, poi viene il resto. Lo dice pure il Signore.
Lui: non facciamo leggi a conto nostro.
Rosolino: hai ragione tu, rimani nella tua convinzione.
Nel frattempo la signora va verso Rosolino prende la borsa e si incamminano.
Un prete prende la parola dicendo: non si faccia aiutare da questi elementi, magari l’ha rubato lui il borsello.
Rosolino aspramente: innanzitutto la signora l’ho incontrata dopo che accaduto il fatto. Questi sono i pregiudizi della chiesa. Meno male che non sono cattolico.
Subito dopo accompagna la vecchina a prendere il treno diretto nella capitale della regione. La fa telefonare ad un amico che la verrà a prendere.
Lui prenderà un altro treno.
Cristina si sveglia, avrà sognato qualcosa di bello.
Lei: Da quando sto con te faccio dei bei sogni. Ma te lo voglio raccontare dopo che avrò lavato la stazione.

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