domenica 25 novembre 2012

Vasi comunicanti, un quadro di Nicola Spacca

Iniziamo un itinerarium pittorico con Nicola Spacca, che dipinge dagli anni '70 e che ci dona la visione dei primi quadri di un suo progetto (ancora work in progress) legato al concetto di tempo. Partiamo oggi con il dipinto Vasi comunicanti (1989), seguito da una scheda analitica dell'autore.
(G. M.)
 
Qui una clessidra di terra scambia radici, foglie e frutti, nel computo del tempo perde ogni significato la scansione dei secondi, non ruotano lancette, nessun suono esce dai vasi.
Il vento carezza i delicati calici ed uva cresce di notte e di giorno. Le cose dell'uomo sono lontane, un tavolo rustico e forte regge l'orologio agreste. Non occorre un contadino, il sole e la rugiada curano la mistura vegetale. Tutto cresce senza alcuna costanza. Questo orologio indica direzione, spazio, nel tempo. I baricentri sono variabili imprevedibili, l'orologio si espande e non conta, copre la vista ed emerge come primadonna sulle cose costruite. Una storia del tempo, senza tempo, una conquista silenziosa e potente. Il senso della vittoria per sempre è nel suo nome: pianta.
Nicola Spacca

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