mercoledì 14 novembre 2012

Alla velocità della luce

 
di Giulia Giordano

 Lei era anonima.
Una di quelle persone invisibili,una delle tante. Aveva passato tutta la sua esistenza così: facendosi pestare i piedi, non festeggiando i compleanni - nessuno si ricordava il giorno della sua nascita. Lei non aveva un nome, nessuno lo conosceva. Lei non aveva un'ombra, anche quella era invisibile.
Stranamente risplendeva di una bellezza che non poteva passare inosservata, eppure succedeva.

Tutto le passava davanti: gli anni, i treni, gli amori.
   Lei aveva un gran cuore, di quelli da amare necessariamente...eppure quel cuore non conosceva l'amore, conosceva l'idea dell'amore, e per questo ne aveva una tutta sua. Per lei l'amore significava vivere nell'altro, dare dare dare:  forse per questo era diventata invisibile. Lei amava fin troppo, e non le era rimasto più niente, neanche se stessa. Gli uomini della sua vita erano così: non riuscivano a starle dietro.
   Amava troppo.
   Loro ci avevano provato ad amarla, a stare dietro ai suoi occhi profondi come pozzi, alle sue lettere da ragazzina imbranata, al suo tenero dolce modo di arrossire e di tremare. Tremava sempre. Il suo amore era più veloce della luce, alla stessa maniera di tutti quelli che le passavano davanti e le portavano via tutto.
   Lei era anonima. Era, perché ora non lo è più. Lei adesso ha persino un nome, si chiama Silvia, ha scoperto di avere un nome solo nel momento in cui l'ha sentito pronunciare. Qualcuno si era accorto della sua esistenza: Marco, lui si era accorto della sua esistenza. Silvia lo amava già, lei era così: amava incondizionatamente chiunque, anche chi le pestava i piedi. Marco la vedeva, vedeva la sua ombra, pronunciava il suo nome. Marco amava Silvia alla velocità della luce.
   Marco e Silvia si amano così: si illuminano a vicenda, non si portano via niente. Da quando Silvia ama Marco, tutti si sono accorti di lei, nessuno le sbatte contro, si sa persino che è nata ad aprile, il 12 aprile, eppure lei era anonima.
   Silvia è la luna e Marco è il sole.
   Non si sono mai visti, ma si conoscevano bene. Ogni notte, Marco guardava la luna, e Silvia invece ogni giorno guardava il sole, e così si amavano. Un giorno entrambi guardarono la stessa luna e lo stesso sole, e fu così che si conobbero; continuando ad amarsi, avevano compreso che era un' urgenza quella di esistere insieme, così si unirono in un bacio e vissero le stelle, il sole e la luna.
   Se alzate lo sguardo, nelle notti di maggio, sono lì che brillano;  se guardate bene,  sono lì anche nelle mattine di febbraio,  sono  nascosti dietro le nuvole, mentre vivono dei loro baci. I loro baci li sentiamo anche noi , quando il sole incandescente ci sfiora: è il loro amarsi alla velocità della luce.

13 commenti:

  1. Racconto di una dolcissima delicatezza... Essere sensibili, a volte sì, a volte ci fa sentire invisibili ed estremamente fragili; molto spesso però non capiamo che, in realtà, la sensibilità è il nostro vero punto di forza.
    Marco e Silvia sono due personaggi che vivono insieme, e si vivono insieme: sono la passione, due mondi che si uniscono per essere uno solo, luce e ombra, due facce di una stessa medaglia...
    L'ho letto e riletto, e ogni volta mi emoziona... complimenti, non abbandonare la scrittura! Anche scrivere è un modo per non sentirsi mai più invisibili...

    Tiziana

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    1. Grazie davvero,spesso riteniamo scontato molto,soprattutto quello che ha una forza tutta sua, delicata e impercettibile.Lasciamo passarci vicino tutto ciò che scontato non lo è per nulla.Grazie per esserti accorta di Silvia,per averle permesso di passarti accanto senza pestarle i piedi.Non smettere mai neanche tu di scrivere.Non passi inosservata per niente!
      Giulia

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  2. concordo con Tiziana, il racconto è veramente dolce e l'accostamento delle parole rende un suono, leggendolo, veramente bello, armonico, sembra quasi una poesia.
    complimenti giulia, spero di leggerne altri.
    Stefania.

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    1. Grazie tante,l'amore di Marco e Silvia è una poesia dolce che passa per il cuore di chi ha bisogno di un po'di calore,di musica che alleggerisca tutto ciò che affligge l'anima.Grazie ancora
      Giulia

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  3. Se dal Caos una luce cade sulla terra e diventa una stella, più splendida di Lucifero, più bella di Orione, il giorno non finirà più, la vita stessa non finirà più. Li ho visti, nelle notti di maggio, nelle mattine di febbraio, ho visto Silvia e Marco, e il loro amore. Li ho sentiti nell'impercettibile respiro della Poesia.
    Che sia il primo d'un lungo viaggio.
    Francesco

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    1. Sapevo che li avrebbe visti,sapevo che avrebbe sentito il calore del loro amore.Silvia e Marco sono cuori invisibili,riesce a vederli solamente chi possiede una grande anima,una di quelle speciali in grado di accompagnare con impercettibili respiri questo racconto.Io,Silvia e Marco li sentiamo,rimbombano forte.Grazie!
      Giulia

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  4. mi ha emozionato tanto ,perche in tutti noi in alcune fasi della vita ci sentiamo un po' silvia ed un po' marco !!! E tu in una sola pagina hai risvegliato ed emozionato non solo me, ma tutti quei lettori che riusciranno a leggere cio'!!!!riccardo.

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    1. Da qualche parte,in ognuno di noi,c'è Silvia una ragazzina anonima che si fa pestare i piedi,e poi arriva Marco pronto ad amarla alla velocità della luce.Grazie mille!
      Giulia

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  5. Ogni parte di noi anela all'amore, ogni singola molecola del nostro corpo ed ogni impercettibile piega dell'anima. Silvia sente l'amore così intensamente da non potere esistere senza di esso, e laddove gli altri vivono il loro amore terreno, lei vive il suo amore cosmico: "L'amor che move il sole e l'altre stelle".

    Almachilde

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    1. In fondo vivere è amare,se non si ama tanto vale diventare invisibili.In fondo l'amore ci rendi vivi,rende vivo il mondo,le anime.Solo chi ama come Silvia e Marco può comprendere il loro amore cosmico che vive di cielo e di stelle.Grazie per aver compreso il loro amore,Grazie per aver deciso di viverli almeno per un attimo alla velocità della luce,Grazie.
      Giulia

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  6. Il tuo scritto è molto scorrevole e gradevole e inoltre accoglie un interessante messaggio recondito.

    Leggere queste righe mi porta alla mente una singolare pellicola francese e in modo particolare la protagonista e il suo compagno. Il suo nome era Amelie.

    Cla

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  7. Racconto piacevole di un modo delicato ma intenso di vivere l'amore. Lascia un senso di soavità surreale.
    Brava Giulia..ti auguro un brillante percorso.
    Valeria

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  8. Solo adesso ho avuto la necessaria serenità per leggere questo intenso racconto. Sapevo sarebbe stato impegnativo, pur nella sua semplicità, ne conosco l'Autrice quasi fosse mia figlia. L'anima sensibile e coraggiosa di Giulia traspare e impregna di sé ogni riga, ogni parola! Invisibile come ciò che è essenziale è Silvia, visibile come ciò che è evidente è il talento di chi le ha dato vita!
    Sapevo chi fossi prima che tu stessa te ne accorgessi, Viviana

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