domenica 10 febbraio 2013

suicidio a trapani


di guido monte

giuseppe si è impiccato sotto casa:
su un foglio un elenco di morti,
l'ultimo nome è il suo;
l'ultima frase:
 "adesso mi tolgo dallo stato di disoccupazione".

giuseppe prima segava marmo,
poi è passato ai mattoni,
era muratore.
l'ultimo contratto più di dieci anni fa.
"senza dignità, senza dignità",
questo il solo pensiero degli ultimi tre anni.

 sabato notte ha trovato il suo modo
di riprendersela la dignità,
con una corda al collo.

3 commenti:

  1. Ti dimostri sempre sensibile, umile, umanissimo poeta della vita e dei suoi drammi.

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  2. Carissimo… vivo al fianco di queste persone… perse, nella realtà che li vede senza lavoro… ogni giorno, li ascolto, condivido i loro pensieri e le loro tribolazioni… sempre così diverse le une dalle altre (è il mio lavoro!!!). Posso comprendere che l’atto estremo possa essere confuso con la possibilità di fuggire la realtà… ma vi è una legge terribile (mi riferisco quella della causa-effetto che non ha nulla a che vedere con le istituzioni teologiche monoteistiche…) per questa ragione, possiamo unicamente “meditare” per lui, affinché la sua mente possa trovare un nuovo corpo nel quale fare ritorno… non possiamo “scappare” dal Samsara, caro Guido, non così facilmente… :-)claudine

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  3. Ogni gesto ha una sua ragion d'essere, e in ogni gesto si cerca il miglior modo di vivere, la migliore soluzione, c'è insomma un principio di bene che va al di là della morale. Agli occhi degli altri i comportamenti sono catalogati come giusti o sbagliati ma nella logica della vita tutto è finalizzato alla vita stessa, al suo perpetuarsi. Le vite più deformi e disperate sono sempre la migliore vita possibile. Per questo c'è sempre dignità anche nelle condizioni più umilianti, nei gesti più dissennati.
    Sandra Collura

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