e carlo, chiamato CT,
correva ogni giorno
verso la stazione di milano porta garibaldi
quarant’anni fa.
non si sa se prima fosse stato
un prete o un marmista,
dormiva per strada
finchè non gli pescarono una casa in via pinamonte,
a vimercate, dopo che per tanto tempo era andato
ogni giorno a palazzo marino per gridare:
''non ho una casa!''.
quel che pensava lo scriveva sui muri e l'asfalto,
e girava pedalando un suo ciclo-carretto
dove teneva la sua famiglia, tre cani:
La Bella, L'Umanità e L'Amore
(ma in casa c’erano i due gatti,
un maschio soriano ed una micia nera);
portava anche la vernice
e il megafono per scrivere
e dire a gran voce:
''popolo bue, ti uccidono con l'onda!'',
oppure ''esistono impianti a onde che torturano
rovinano e uccidono da lontano milioni di morti''
''ti uccidono con l'onda! con l'onda ti uccidono!
i russi, gli americani, il vaticano!''
“radio e televisione basta versi da gorilla ma cultura”
da tempo se n’è andato, il cuore si è fermato,
gli amici-fratelli animali saranno rimasti soli
e poi anche loro se ne saranno andati,
ma resta ancora
qualche sua traccia di vernice bianca
sui muri vicino al castello sforzesco.
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