domenica 13 febbraio 2011

Mr. Care e Mr. Dream (incompiuto)


di Vittorio Cozzo e Guido Monte

(collage di Pippo Zimmardi)

 
"... He looked again, and found it was
A letter from his wife"
(Lewis Carroll)


 
Mr. Care è, come si poteva immaginare, l' esatto opposto di Mr.Dream. Essendo una persona alla quale non si può dire che sia del tutto all' oscuro di qualcosa, almeno due o tre volte al mese Mr. Care assicura Mr. Dream di esserne già stato informato, e che questo ha una sua relativa importanza.
Quando Mr. Dream gli dice di essere particolarmente giù di corda, lui replica sempre allo stesso modo: "Non dimentichiamo mai che la lotta continua fino alla fine di tutto!" Ha incominciato a ripetere questa frase dal primo giorno in cui lo ha conosciuto.
Se Mr. Dream, eterno fannullone, ancora non ha preso moglie, in effetti talvolta Mr. Care esce dalla stanza dell' ufficio ricordando i bei tempi da scapolo, in cui tutto sembrava diverso; dagli occhi spunta una lacrima e pensa: ogni tanto fa bene! Mr. Care ha buona estrazione sociale, buona conoscenza della vita e cospicue possibilità finanziarie, che naturalmente non ha mai tenuto in alcun conto.

Mr. Dream, invece, figlio di proletario, ha sempre creduto in cuor suo di far parte di un certo ceto medio-borghese; pensava anche che avrebbe potuto avere molto di più dalla vita, ma che non era stato così per sua libera scelta, o per dispetto, o semplicemente per andare controcorrente (Mr. Care lo osserva spesso ed attentamente, perplesso, senza capire con chi ha a che fare; forse avrebbe piacere di aiutarlo?).

Da piccolo Mr. Dream amava giocare da solo, ma era molto incuriosito dal comportamento degli adulti; ma neanche a quarant' anni suonati ha ancora capito granché di loro. I ragazzini con cui giocava gli spiegavano ad esempio che "le femmine" erano molto importanti, che si poteva anche vivere tutta la vita per loro... "Bello!" esclamava sorridendo, e subito lo dimenticava. Rivolgersi alla madre era inutile, spesso era stracolma di troppi altri perché, e dal dolce sorriso confortante passava improvvisamente a grandi sberle sulla nuca.
Mr. Dream non riusciva a capire l' imprevedibile trasformazione del viso della madre.
"Perché ?". "Perché? Perché... basta! Capiscilo da te".
"Ma come faccio a capirlo se nessuno me lo spiega ?".
Poi si affacciava al balcone, stranito, e vedeva Mr. Care integrarsi facilmente con gli altri coetanei, che faceva anzi da garante a chi era più piccolo... Di sopra, invece, i soliti schiamazzi degli inquilini del terzo piano; su di loro si diceva di tutto, nessuno però sapeva realmente che cosa accadesse davvero in quella strana famiglia.

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