martedì 1 febbraio 2011

Un po' di urbanistica palermitana del Cinquecento

PALERMO: interventi urbanistici del XVI secolodi Silvana Badami
1508
L’inizio della storia urbanistica della Palermo moderna per molti viene legato alla realizzazione del crocevia Discesa dei Giudici – via Lattarini, voluta dal viceré Raimondo de Cardona, per portare a conclusione, secondo una logica degli interventi quattrocenteschi, l’opera di abbellimento del palazzo di Città “Pretorio” iniziato dal pretore Pietro Speciale nella 2° metà del XV sec.
L’incrocio tra le due strade, di notevole larghezza per quei tempi, è stato distrutto dall’apertura della via Roma.
Secondo alcuni, la motivazione del crocevia è di tipo simbolico: si voleva riconsacrare in senso cristiano la zona che era stata il quartiere degli Ebrei da poco espulsi.
Secondo altri la motivazione è di tipo economico visto il traffico dei mercanti e di cittadini che si recavano al mercato Lattarini.

Per altri, l’inizio della storia urbanistica di Palermo ha come data il 1535 legata alla visita di Carlo V che segna l’inserimento di Palermo e della Sicilia nella dimensione imperiale del sovrano asburgico.

La città di Palermo è divisa in 5 parti chiamate Quintieri: Loggia, Kalsa, Seralcadia, Albergaria e Cassaro, conosciute fin dal 1330. Non presentavano confini ben definiti tranne il Cassaro che corrispondeva alla città antica (Paleopoli).

Durante questo secolo molte furono le trasformazioni urbanistiche programmate e progettate dal Senato e sostenuto dai viceré. (Rispetto all’età precedente, da ora in poi sarà il tracciato di una strada a determinare la costruzione degli edifici)

1510
Completamento delle opere di sistemazione della Piazza della “Bocceria della foglia”, iniziata nel 1454

1535
L’uso diffuso dell’artiglieria determinò la necessità di munire la città di bastioni, fu deciso di costruire una cinta bastionata, definendo l’estensione della città assunta in età normanna (la città era munita dalle mura normanne). Difatti i bastioni furono addossati alle vecchie mura.
Fu istituita una Commissione composta da un rappresentante della regia corte e da 2 rappresentanti del Comune, uno era Don Pietro Bologna.
Il viceré Pignatelli affidò l’incarico all’ingegnere Antonio Ferramolino che creò pure un profondo fossato largo m. 24,50 e profondo m. 6,10.
1535: Bastione Castello a Mare
1536: Bastione: di Porta S. Agata – di Porta Mazara – di Porta Carini – di San Giacomo – di San Vito o Gonzaga
1537: Bastione dello Spasimo
1550: Bastione: di San Pietro al Palazzo Reale – Vega – Tuono

1545
Creazione della Piazza del Garraffello

1553
Per l’allargamento delle mura fu abbattuta Porta dei Greci, una delle quattro porte della Kalsa (ricostruita nel 1581 presso la via Colonna, Foro Italico)

1567
Il Consiglio del Pretore e dei Giurati stabilì l’allargamento e l’allineamento del Cassaro; il viceré don Garcia de Toledo fece rettificare la strada del Cassaro, conosciuta come via Marmorea, nome dovuto al lastricato di età romana, è definita dalle porte: Patitelli e Pescaria.

Apertura del Piano dei Bologna

1573-81
Montaggio della Fontana Pretoria di Camillo Camilliani

1577
Sistemazione del Piano a mare, oltre le mura, e creazione della passeggiata detta Strada Colonna (oggi Foro Italico)

Carta del Bonifazio, 1580

Pianta di Matteo Florini, 1580
(derivata, con semplificazioni, da quella del Bonifazio)

Pianta di Mario Cartaro, 1581
(con aggiornamenti topografici)

Pianta di G. Braun e F. Hogenberg, 1581

1581
In seguito al ritiro e al prosciugamento delle acque del mare e al conseguente riempimento della zona paludosa attorno al porto, il viceré M. Antonio Colonna ordina il prolungamento del Cassaro sino al mare; con il nome di strada Toleda.

1582
Realizzazione di Porta Felice

Costruzione del Convento di S. Anna

1583
Realizzazione di Porta Nuova

1590
Bonifica della zona alluvionale del Kemonia che fu deviato mediante la costruzione del “condotto del maltempo”. Sul suo alveo nacque la via Castro.

1591
Bonifica della zona paludosa del Papireto, incanalato in un condotto sotterraneo. Il suo alveo corrisponde alla zona del Mercato delle Pulci e in prossimità delle vie Gioiamia, Carrettieri, Judica, S. Onofrio

1594
Edificazione del Faro Lanterna all’estremità del Molo


1596
Progettazione da parte del Senato palermitano del taglio di una strada intersecantesi con il Cassaro

1598-1622
Convento dei Padri Filippini e Chiesa di S. Ignazio all’Olivella


Interventi fuori le mura

Apertura delle “Conigliere”, strade sterrate di penetrazione nel territorio, destinate alle cacce degli aristocratici

1513
Costruzione del Convento dei Padri Agostiniani con la chiesa di S. Maria della Consolazione (ai lati dell’Ucciardone

1518
Convento e chiesa dei Padri Minimi di S. Francesco di Paola

1533
Convento dei Cappuccini

1567
Fondazione del Molo Nuovo, che risponde alla necessità di porto più ampio rispetto alla Cala, vicino al Molo sorsero case e osterie per i marinai.
Nel 1594 fu edificato il Faro Lanterna all’estremità del molo.

1570
Fondazione del Borgo di S. Lucia, abitato dai pescatori, voluto dal Presidente del Regno don Carlo d’Aragona, principe di Castelvetrano

1580
Altro intervento importante per lo sviluppo della città al di fuori delle mura fu la nascita di una strada che doveva congiungere la città con Monreale. Voluta dal viceré don Marcantonio Colonna, fu chiamata “Stradone per Monreale”. La strada a percorso rettilineo con inizio a Pota Nuova, divenne il centro dello sviluppo urbano, infatti molte furono le costruzioni che sorsero sui due lati volute dalle pubbliche autorità ( conventi, edifici pubblici, caserme), il 1° edificio fu il Convento con la Chiesa della Madonna della Vittoria (oggi Caserma Tukory).

1582
Convento dell’Annunziata dei PP. del Terzo Ordine di S. Francesco alla Zisa

1 commento:

  1. Ottimo il tuo intervento: sono felice della tua collaborazione.
    Enzo Barone

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