lunedì 14 febbraio 2011

A Francesco

             
di Salvo Barone 

 E' già un piccolo uomo
mentre incede armonioso ed elegante
nell'azzurro della divisa da calciatore acerbo,
quando ascolta serio le parole dell'allenatore
e poi raggiante percorre il grande spazio.
Ora corre e si piega per il difficile respiro
ma non si arrende
ed eccolo inseguire la palla impazzita
nel caos della vociante marmaglia.
Tira ed incrocia la sua tra cento gambe
con la felice malinconia della tenera età
e come un aquilotto allo spiccare del volo
volge gli occhi al primordiale nido,
così lancia lo sguardo oltre il bordo del campo,
cercando un rassicurante assenso
negli occhi lucidi di chi guarda
e osserva il suo pulcino lanciarsi verso la vita

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