sabato 12 novembre 2011

pensieri sul canale di sicilia (parte seconda)


di guido monte

e persino su queste onde nere
in mente ho questo ricordo,
di te, dio sconosciuto
a creare la vita primordiale
da madre o moglie della terra,
a partorire il cielo sulla terra,
due fratelli
frutto e radice primigenia
che tu madre-moglie
guardi e non guardi,
contempli
ma distogli lo sguardo
sulla terra-aiuola
dominata dal desiderio,
e allora un fratello uccise un fratello
e tu chiedesti dov'era
perché sentivi il grido del suo sangue,
e il fratello-assassino fuggì
e tutti scappammo
ormai soli al mondo
ma nessuno poteva più ucciderci
perché eravamo tutti assassini.
il mio inferno era il tuo rigetto,
eppure peter si chiede ancora:
"c'è veramente il male?"
come se ci fosse una scelta
che non c'è,
come se tu fossi ancora
dentro di me
e io potessi sentirti
e arrampicarmi
sulle tue profondità,
non più solo.

1 commento:

  1. Una musicalità sensazionale, che si combina perfettamente con il volersi sentire parte di un qualcosa che va oltre il percettibile, ma che nel contempo è madre di tutto. Attualizzando una concezione primordiale dell'uomo, che sfocia nel dualismo di sempre, tra il bene e il male, in oblio tra consapevolezza e inconscio, tra la brama spasmodica di evadere e quella innata di restare, la poesia emana quell’unità cosmica e universale che tenta di superare il conflitto riportando tutto alla condizione, quasi archetipica, di armonia originale (A.F.)

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