di Salvo Balsano
La terra fredda e stanca trema di terrori e preghiere, il suo sangue lento cerca il rifugio di pietra e silenzio. Il vetro ferisce la radice: quest'inferno di lacrime e specchi, di balli cadenti e violini in fiamme dorme nel cimitero di neve. Rimangono la giustizia della pioggia e gli scheletri rassegnati.
La rosa malata, il ciliegio tradito, la chiave insonne, la chitarra solitaria: la costellazione dei morti attende nel suo giardino di cielo.
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