venerdì 25 aprile 2014

"realizzo nella mia carne"

by guido monte & vittorio cozzo
photo by nicola spacca

(momenti frammentari di sogni)
dall'interno del pavimento viene fuori un occhio
che diventa sempre più grande: è mio padre
del tutto consapevole del mondo, che
non può reagire e soffre. esco dalla porta
e da un vetro vedo mio padre più magro,
con in braccio gesù bambino che guarda.
"papà, sei tu?" lui mi osserva e piange;
dalla finestra si vede solo ghiaccio,
è iniziata la nuova glaciazione.
sul pavimento immagini sacre, le
calpesto a piedi nudi e ho paura
di profanarle, e non so come fare.
per strada vendono rami di ulivo
per fare bonsai, ne compro uno.
ma a casa l'ulivo cresce a dismisura,
chiedo a una donna a insegnarmi
come rimpicciolirlo, per non esser
costretto a buttarlo via prima
che distrugga la casa. allora vedo
tante docce, grandi come case,
docce fredde e tiepide, vorrei
entrarci ma non posso.
"mah, almeno c'è la doccia" penso.

1 commento:

  1. Ecco un esempio, che invidio molto, di scrittura surreale o espressionista (non saprei bene). Siete geniali.
    Pablo

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