by Marco Ferrante
collage by Pippo Zimmardi
quasi brucia il cielo
quella voce che assomiglia ad un tintinnio
di bicchieri
quasi mi ha fatto male
quella voce
si dimena dalla labbra
con un suono sordo
di campana
che si spezza sulla testa del
sacrestano
in un attimo di immaginazione
totale e
follia
collettiva.
Quasi mi pare di non aver capito
cosa sta cercando di dirmi
l'aria che vibra
mi sbatte addosso sulla faccia
e mi fa scoppiare la testa
anche se mi tappo le orecchie con le mani
mi esce sangue dal naso
e le mie dita scarne riescono a mana pela
a spostarsi sui tasti di questo pianoforte
che frena la mia personale
voglia di fare
voglia a forma di labbra
per dare spazio
ad un angolo buio
dove stanno ferme bocche aperte
senza fiatare
quasi brucia il cielo
quando mi punta contro il rossetto
e si lancia in osservazione acute
sulle nostre banalità
quasi brucia il cielo
il fumo della sua sigaretta
che sale.
A volte
questo cielo la fa soffrire tanto.
Nessun commento:
Posta un commento
Questo blog consente a chiunque di lasciare commenti. Si invitano però gli autori a lasciare commenti firmati.
Grazie