mercoledì 11 settembre 2013

labyrinth

by guido monte

nous n'existons vraiment pas, nous ne sommes pas capable d' agir, nous avons tout oublié…
nous pouvons seulement espérer dans des choses lointaines…

i awake you, you mysterious labyrinth between empty rooms, in the void, through waters, agua that nets and fecundates you misterio of a nature-temple of vivants, of tus ojos, una oscurità trasparente
not visible to tired eyes in the possible combinations...

hearing only the sound of water of eliot and basho  while similiter spirant omnia, (the same breath is for everyone, all a part of the different in the mismo soplo de vida, in its pristine face)

1 commento:

  1. vi sono invece terre dove il sole non sorge, se davvero i volti non si vedono nascosti da diossina e rumore. volti dai nomi che non conosco, volti come nuvole passeggere che vanno avanti e indietro e che ascoltano uccelli in volo, e pensano alle cose della notte infinita sotto un sole finto.
    volti che hanno finito ancor prima di cominciare, per questo commuovono, foto di esseri gettati nel fuoco insieme alle foglie (e senza le lucciole di pasolini, da sempre)

    ma ormai la gola è stanca di grida senza suono, di tramonti che non aspettano più albe, di lilith che genera spiriti senza vita, di bereshit per soli inutili.
    è giorno, ma il buio degli uomini resta

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