giovedì 19 settembre 2013

foglietti n.2

by guido monte

gli animali devono salvarsi. magris mi ricorda di joseph roth, in rebellion, che parla della bontà di un asino, “gli occhi grandi, color ambra, umidi come fossero pieni di lacrime”, unico fratello nell’inverno del mondo

verità! si potrebbe anche soltanto raccogliere i pensieri di un altro, le citazioni, o portare i pennarelli in campagna per disegnare l’erba… puoi accorgerti della verità solo semplificandoti, la verità è semplicissima, è lo sguardo di un cane, mentre tutto al mondo passa (g.l.)

seguire il flusso. tutto fluisce velocissimo nel mare dell’essere, e noi seguiamo la corrente ci adattiamo improvvisiamo… basta pochissimo: un gesto, un segno, un respiro

non dimenticare. il corpo maciullato di un piccolo gatto sul bordo dell’autostrada, non voglio dimenticarlo, no, non voglio dimenticarlo… un istante prima un gabbiano alto in volo. la zampetta alzata, la zampetta bianca ancora alzata, piegata come segno di un impatto terribile.
e quell’ultimo tempo dopo lo ha passato da solo, abbandonato nell’ultimo orrore dell’abbandono finale

che cosa ho imparato? che cosa impariamo da una fine nella follia e nella putrefazione? dall’esatto opposto di ciò che vorremmo essere?

ragioni. puoi scrivere ricordi di pietà, di orrore non consolato, di nostalgia; oppure la visione del sogno che non c’è, colori abbaglianti, umori sconosciuti, emozioni lente e dolci


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