lunedì 8 settembre 2025

Intelligenza spirituale in Roberto Assagioli


di Rosario Ales

Roberto Assagioli (1888–1974), medico e psichiatra italiano, è stato il fondatore della Psicosintesi, un approccio psicologico che integra aspetti della psicologia umanistica e transpersonale. Uno degli elementi distintivi della sua visione è proprio il ruolo centrale dell’intelligenza spirituale nello sviluppo umano. Sebbene lo psichiatra fiorentino non abbia usato espressamente il termine “intelligenza spirituale” (che è emerso più tardi, ad esempio con autori come Danah Zohar o Howard Gardner), i suoi scritti e le sue idee ne riflettono pienamente il significato. Per lui, l’essere umano non è solo una somma di impulsi biologici o emozioni, ma una sintesi di corpo, mente, emozioni, volontà e spirito.

 Nel saggio sul “Mondo spirituale” Roberto Assagioli afferma il proprio approccio pragmatico al servizio spirituale nei diversi ambiti e contesti, chiarendo che il mondo interiore è un multiversum da esplorare, ricercare, sperimentare: "La spiritualità non consiste in teorie e astrazioni, non è un idealismo separato dalla vita. Consiste anzitutto nel considerare i problemi della vita da un punto di vista elevato, comprensivo, sintetico; nel saggiare tutto in base ai veri valori, nel cercare di arrivare all’essenza di ogni fatto. (…) Tutto ciò che è spirituale include non soltanto le esperienze specificamente religiose, ma tutti gli stati di coscienza, tutte le funzioni e attività che riguardano i valori superiori alla media, valori etici, estetici, eroici, umanitari ed altruistici. (…) Lo Spirito per se stesso è la Realtà Suprema nel suo aspetto trascendente, cioè assoluto, privo di ogni limitazione e determinazione concreta. Trascende ogni limite di tempo e di spazio, ogni vincolo di materia; è nella sua essenza, eterno, infinito, libero, universale".

L’intelligenza spirituale, in questo contesto, è la capacità di riconoscere, contattare e integrare le energie transpersonali nella vita cosciente con diverse modalità, che da Assagioli (Lo sviluppo transpersonale ed. Astrolabio, 1988 - cap. 6 - L'ispirazione transpersonale pp. 54-67) sono così indicate: 1. Intuizione - 2. Immaginazione - 3. Illuminazione - 4. Rivelazione - 5. Ispirazione - 6. Creazione - 7. Comprensione e interpretazione. Per un'analisi dettagliata della fenomenologia di queste esperienze del Sacro, sulla modalità dei processi psichici del passaggio tra Sé transpersonale e io cosciente ( Sé personale ), sulle tecniche e pratiche della Psicosintesi per sviluppare l’intelligenza spirituale e sugli effetti che si producono, nonchè i rischi e gli eventuali danni causati dall' irruzione di energie transpersonali e le pratiche spirituali di realizzazione di queste energie spirituali, rinvio al citato libro di Assagioli - Lo sviluppo transpersonale, testo che viene pubblicato tredici anni dopo la morte del suo autore, raccolta di diversa epoca e finalità che contiene saggi, conferenze e lezioni dello stesso Assagioli sul Transpersonale. Per Assagioli l’intelligenza spirituale si manifesta nella volontà

transpersonale, cioè nella capacità di orientare la propria vita verso scopi evolutivi, non solo egoici. La volontà, secondo Assagioli, non è solo forza, ma anche saggezza, discernimento e amore, cioè una guida spirituale interiore. L' atto volitivo opera in sinergia con la ragione nel coordinare e nell'organizzare attività non solo nella sfera intrapersonale ma anche nei rapporti interpersonali, nella coppia, nei gruppi sociali fino all'intera umanità. La comprensione apre le ragioni del cuore e trasforma la nostra vita dall'interno, includendo la vita stessa dell'universo che ci appare come una lotta tra l'inquietudine della molteplicità e il desiderio di unità.

Ci sembra di intuire che lo Spirito operi come energia intelligente, conformemente ad un ordo amoris di armonia e bellezza, unendo tutti gli esseri viventi mediante vincoli di amore, empatia e compassione, "realizzando lentamente e silenziosamente, ma potentemente ed irresistibilmente, la Sintesi Suprema." (cit. dallo scritto di R. Assagioli "Psicologia dinamica e Psicosintesi"). Pertanto, il significato che Roberto Assagioli attribuisce alla parola intelligenza non è ridotta al significato cognitivo, anche se c'è da riconoscere che lo psichiatra fiorentino, fondatore della Psicosintesi, aveva sviluppato con l' esercizio di varie tecniche psicologiche e del suo lavoro individuale, non comuni capacità di integrazione tra varie tipologie di intelligenza (con riferimento alla classificazione dello psicologo cognitivista Howard Gardner) : intelligenza linguistica, i. corporeo-cinestesica, i. musicale, i. interpersonale, i. intrapersonale, i. emozionale, i. esistenziale, i. creativa, i. collaborativa. Lo stesso Gardner ha ridefinito il concetto d’intelligenza come “potenziale biopsicologico per elaborare informazioni che possono essere attivate in un contesto culturale per risolvere problemi o creare prodotti che sono preziosi in una cultura”. Assagioli ha definito in occasionali appunti, in forma intuitiva, le linee di orientamento e gli sviluppi futuri della Psicosintesi, indicando le linee di evoluzione della stessa pratica psicoterapeutica attraverso la proposizione di esercizi psico-spirituali. Il significato etimologico della parola intelligenza, come è spiegato dal Dizionario etimologico della lingua italiana Treccani, si fa risalire all'avverbio latino intus = dentro ed al verbo latino legere = leggere, comprendere, raccogliere idee e informazioni riguardo a qualcuno o a qualcosa. Quindi, l'intelligenza è la facoltà di comprendere la realtà non in maniera superficiale ma, andando oltre, in profondità, per coglierne gli aspetti nascosti e non immediatamente evidenti. Un'altra interpretazione etimologica (meno diffusa) del termine preferisce ad intus la preposizione inter = tra. Per cui, intelligenza sarebbe la capacità di leggere (...tra le righe), di scoprire relazioni ed inter-connessioni tra i vari aspetti della realtà per giungere ad una comprensione più ampia e completa di essa. In Assagioli mi sentirei di affermare che per intelligenza spirituale intenda non un atto mentale, ma un atto esistenziale che coinvolge mente, cuore e volontà che il dizionario indicherebbe con il termine comprendere dal latino com-prehendĕre “prendere insieme, abbracciare, racchiudere". La Psicosintesi come precursore della psicologia transpersonale propone una visione dell’essere umano che va oltre l’Io ordinario, includendo l’Inconscio Superiore (o spirituale), il Sé transpersonale (o Sé superiore), l’atto di volontà come funzione centrale della psiche. Inoltre, R. Assagioli nel libro (Psicosintesi. Per l’armonia della vita - Ed. Astrolabio) intende la PSICOSINTESI come ricerca dell’unità con l'universale che impegna l'uomo nella sua esperienza esistenziale: "L'unità è dunque possibile. Ma rendiamoci conto che essa non è un punto di partenza, non è un dono gratuito; è una conquista, è l’alto premio di una lunga opera; opera faticosa, ma magnifica, varia, affascinante, feconda per noi e per gli altri, ancor prima di essere ultimata."

Le pratiche della Psicosintesi collegate all'intelligenza spirituale proposte da Assagioli per concretizzare i principi che orchestrano l’ unità bio-psico-spirituale dell'uomo possono essere sommariamente così indicati:

•Meditazione riflessiva – L’arte di pensare, perseverare nella riflessione (R.Assagioli, Atto di Volontà, ed. Astrolabio, pp.162-166);

•Meditazione recettiva – Silenzio, Intuizione, Contemplazione (Assagioli, op. cit., pp.167-170);

•Meditazione creativa – Azione interiore mediante l’uso dell’immaginazione, il cui stadio conclusivo si realizza con la “Vivificazione dell’Idea con il calore del sentimento e la forza propulsiva del desiderio” (Assagioli, op. cit., pp.170-171);

•Esercizio di disidentificazione e autoidentificazione (Assagioli, op. cit., pp. 156-162);

•Tecniche immaginative  simboliche: per lavorare con archetipi e qualità interiori;

•Affermazioni e visualizzazioni: per integrare valori elevati nella vita quotidiana;

•Evocazione del Sé.

L’ Intelligenza spirituale, per Assagioli è la capacità di contattare e rendere espressivo il Sé superiore nella vita quotidiana, la spiritualità è la manifestazione più alta della psiche e al tempo stesso il suo nucleo più profondo, parafrasando Sant' Agostino la Luce del Sé può illuminare, guidare e trasformare ogni aspetto della nostra interiorità e della nostra vita.

Assagioli ha una visione dei principi e delle leggi che riguardano la dimensione spirituale, alcune delle più importanti sono:

•Esperienza della Volontà come Autocoscienza: sapere quali sono i nostri valori, in cosa crediamo, in cosa ci identifichiamo, assunzione di responsabilità dei propri comportamenti;

•Visione olistica: la capacità di vedere la realtà in modo integrato, comprendendo le interconnessioni;

•Equilibrio dinamico nella tensione degli opposti emozionali; liberandoci gradualmente da paure, da pensieri ossessivi, da preoccupazioni;

•Empatia e compassione: coltivare la comprensione e il rispetto per gli altri e per il mondo;

•Consapevolezza del senso profondo della vita: vivere una vita allineata con i propri valori più profondi;

•saperci connettere nel momento presente con quello che ci circonda;

•Sviluppare il senso dell’ Umorismo;

•Accettare e valorizzare le persone per quello che sono, accettando le differenze;

• Avere una vocazione, rispondere ad un appello interiore con il servizio.

A cornice di questo sommario scritto, vorrei ribadire i caratteri di laicità e neutralità della Psicosintesi, come magistralmente chiarito dall' allievo di Assagioli, Piero Ferrucci nell' articolo pubblicato su Facebook, 5 maggio 2021, "Sulla soglia del mistero" riguardo all' uso del linguaggio, del metodo e dei contenuti formativi in Psicosintesi, sintetizzati nella risposta che lo stesso Assagioli fornisce all’ interrogativo dello stesso Ferrucci sullo status scientifico della Psicosintesi : “Questa sua ‘neutralità dottrinale’ presenta il grande vantaggio che ognuno può inquadrare e usare la psicosintesi entro la cornice (framework) delle proprie convinzioni extrascientifiche (religiose, metafisiche, ecc.)

Ognuno ha il diritto di farlo, così come un chirurgo o un ingegnere può aderire – all’infuori della sua professione – a qualsiasi religione, filosofia o movimento spirituale e occuparsene attivamente.” Anche la psicosintesi di formazione anglosassone con Kenneth Sørensen afferma chiaramente che “Tutto ciò che riguarda il rapporto tra Sé spirituale e Dio rientra nel campo della filosofia religiosa o della teologia. È una scelta del singolo, non della terapia”. Che il mondo attenda il messaggio di una Sintesi integrale (Assoluta) è una visione teosofica della Psicosintesi che nasconde l'evidenza che per Assagioli l'Io (la coscienza personale) non è che un riflesso parziale del Sé. Secondo il nostro psichiatra fiorentino la biopsicosintesi, come era stata denominata inizialmente la Psicosintesi, considera la spiritualità integrata nella saggezza del corpo, senza trasformarsi in rifugio ideologico o in possibili distorsioni patologiche, con l’avvertenza sui confini sottili tra esperienza spirituale salutare e patologica, con il rischio che la dimensione spirituale possa generare ansia, depressioni, ossessioni, allorquando “si ricevono ‘messaggi’ che vengono o sono trasmessi dall’inconscio personale o collettivo, e il cui contenuto non coincide con la verità. Questi possono ingannare e tendono a dominare ed ossessionare” (Assagioli, op. cit., pp.168-169).

Concludo con un frammento poetico di T.S. Eliot (1888 – 1965) vincitore del Premio Nobel per la letteratura nel 1948, conoscitore della spiritualità orientale e della saggezza esoterica, che rivela con linguaggio simbolico la sua ricerca spirituale:

“With the drawing of this Love and the voice of this Calling Con la forza di questo Amore e la voce di questo Appello

We shall not cease from exploration Non cesseremo di esplorare

And the end of all our exploring E alla fine dell'esplorazione

Will be to arrive where we started Saremo al punto di partenza

And Know the place for the first time. Sapremo il luogo per la prima volta.

Through the unknown, remembered gate Per il cancello ignoto e noto

When the last of earth left to discover Quando l'ultima terra sconosciuta

Is that which was the beginning; E' quella del nostro principio;"

Thomas S. Eliot, Four Quartets, Little Gidding vv. 25-32

Quattro quartetti, 1976 - Garzanti ed., Trad. Filippo Donini

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