Il giudizio
Quando ti portarono al freddo banco
Tu immensa roccia di giustizia
Comparve un giudice
Piccolo piccolo
Foglia tremula d'ingiustizia
Come avvocato difensore
Tu avevi il buon cuore
Come capo d'accusa
Lui aveva la razionalità sterile
Con i suoi vitrei occhi
Lui si credeva intelligente e perspicace
Capace di intravedere ispezionare
Vivisezionare
Era piccolo quel giudice
Eppure si credeva in grado
Di poter arrivare laddove
I saggi della montagna albergavano
Ascoltai le accuse e
Sentii il cancelliere annunciare il giudizio
"le juge ment"
Il giudice mente
Mi affacciai allora alla sua poltrona
E sotto la tonda testolina
Una sdrucita tonaca
Mal nascondeva le bende
e i lacci d inganno
che inchiodavano alla sua poltroncina..
Percepii i suoi strazi di infanzia oppressa
La rabbia stizzita della sua impotenza
ad esser come gli altri
Gli sussurrai allora
Tu mi sembri
La triste regina di Alice
A tutti coloro cui vorresti
impotentemente assomigliare
Tu fai tagliare la testa
No disse lui
Io li aiuto
E li libero grazie al mio
juge ment
Anche se loro non lo credono
Io li omaggio del mio juge ment
Mentre pronunciava queste sue ultime parole
La tua testa rotolava muta ai suoi piedi
Mentre le sue piccole orecchie si riempivano
della voce del cancelliere
che annunciava solenne il giudizio
IL GIUDICE MENTE
allora sia fatta la tua volontà .
RispondiEliminaAmen.
AvF