di Daniela Palumbo
Irene non conta
forse non sa contare
non sa intrecciare le dita
al ritmo delle danze nuove,
gesti sguardi e parole,
a ogni inizio di stagione
Irene è quasi sempre sola.
Non porta una divisa
Irene, nessun riflesso
non uno specchio da usare all’inverso
alta e rotonda
supera tutti ma non sarà mai grande
Irene, lei
la prima della fila.
Irene non conta
eppure è sempre una di troppo
come una lettera di più
sul tavolo da gioco,
a forma di ragnatela,
forse una lettera straniera
di quelle dimenticate in fondo al dizionario
un’incognita, un segno particolare
(che la maestra spiegherà?).
Irene non conta
non come gli altri, neppure la metà
Irene è pesante
ogni giorno che passa
quasi trasparente
come una nuvola in cielo
giunta all’ultimo gradino
si lascerà cadere
forse un giorno.
Oltre l’ultimo dei numeri
non ancora conosciuti
chissà.
Anche se il mondo è un posto schifoso, vale lo stesso la pena di battersi per esso o per se stessi se è quello il caso. Penso che nella vita non ci siano vincitori o vinti ma solo quelli che lottano e quelli che rinunciano.
RispondiEliminaEd è una decisione che prendiamo tutte le mattine, crdimi io lo so.
Ti abbraccio,
AvF
vale la pena battersi, sì, fino a quando c'è consapevolezza...
RispondiEliminaGrazie per il tuo commento, AvF