venerdì 20 gennaio 2012

Night and day

di Laura D
Ieri, poco distante da Palermo, è stata avvistata una nebulosa grigio fumo; qualcuno ha giurato di averla sentita tossire altri invece hanno scorto una mano fumosa che reggeva una valigia. La nuvola di smog approfittando del caos causato dallo sciopero dei benzinai ha preso una settimana di ferie liberando dalla sua morsa tossica Palermo. Perché non sfruttare il momento favorevole per uscire a far scorta d’aria più limpida? Usate come pretesto gli avvenimenti proposti questa settimana:
Il 21 gennaio presso la libreria Kursaal Kalhesa, Foro Umberto I, 21a, alle ore 18.00 sarà presentato il  libro Voci di Labirinto di Eleanor Wilner. Attivista per i diritti civili e per la pace, la poetessa, preferisce ispirarsi a quella che chiama la memoria culturale, quella cioè che riguarda tutti e che affonda le sue radici in un passato comune che è necessario non perdere per costruire il nostro futuro. Con Eleonora Chiavetta discuteranno Clelia Lombardo e Francesca Picone, voce recitante Patrizia D'Antona, soprano Stefania Orlando, al pianoforte Ornella Cerniglia. L’ingresso è libero.

Dal 22 gennaio all'11 febbraio, alle 18.30, la Galleria X3 sita in via Catania, inaugura la mostra fotograficaPalermo Cordoba andata e ritorno” di Cayetano Arcidiano e Angelo Pitrone. Dopo la tappa argentina presso il Museo de la Mujeres di Cordoba, la mostra giunge a Palermo, dove verranno esposti 29 scatti che immortalano attimi di un viaggio in Sicilia e in Argentina. Le fotografie di Cayetano realizzate in bianco e nero ritraggono paesaggi, nature morte, astrazioni. Gli scatti a colori di Angelo Pitrone, invece, catturano una Sicilia pittoresca. L’ingresso è libero.

Il Centro Sperimentale di Cinematografia, presso i Cantieri Culturali alla Zisa, pad. n. 6 in Via Paolo Gili 4, mercoledì 25 gennaio alle ore 18.00, presenta il film documentario Ignazio Buttitta, pueta in piazza, regia di Andrea Mura e Bernardo Giannone.Tra i poeti vernacolari italiani che hanno scelto di esprimersi in siciliano, Ignazio Buttitta è il più noto e conosciuto. Il documentario, attraverso il materiale d’archivio, le interviste ai familiari e agli amici, il viaggio e il concerto di un giovane cantastorie con la figlia del poeta, cerca di raccontare la poesia di Buttitta, trasposizione in versi di un secolo di vicende sociali, politiche ed intellettuali della Sicilia che egli ha vissuto sempre in prima linea. Al termine della proiezione interverranno: Salvatore Di Marco (storico della letteratura) e l’ensemble musicale La Flora e la Fauna di Bagheria.

Lunedì 22 gennaio presso la Tenda Patafisica in via Agrigento 56, alle ore 21.00 è in programma la proiezione del film L’uomo che non c’era, regia dei fratelli Choen. Siamo nel 1949 a Santa Rosa in California. Ed Crane è un barbiere triste, senza nessuna prospettiva. Sospetta che la moglie Doris abbia una relazione. Per reagire in qualche modo decide di investire denaro nel nuovo business del lavaggio a secco. Estorce quindi la somma di 10.000 dollari all'amico Dave, che poi è l'amante della moglie e, in un raptus, lo uccide. La moglie è l'indiziata numero uno, e il barbiere si trova in una situazione senza uscita.

Dal lunedì al sabato fino al 10 marzo dalle ore 16.30 alle ore 18.30 è possibile visitare      la mostra L'Arte della fotografia in Giappone  di Ogawa Kazumasa, allestita presso la Lanterna Magica di Palermo, in via Goethe 41. Ogawa Kazumasa (1860-1929) nacque a Saitama, prefettura vicino Tokyo. Fu un pioniere della fotografia, della collotipia e della stampa fotomeccanica in Giappone, che applicò alle sue molteplici attività editoriali. Giovanissimo, con grandi sacrifici, partì per l’America per studiare fotografia e incisione. Vi rimase due anni, e al suo ritorno in patria nel 1884 aprì uno studio fotografico a Tokyo. Ogawa contribuì con le sue opere alla comprensione dell’epoca Meiji, quando il Giappone emerse da centinaia di anni di isolamento. Molti fotografi giapponesi erano al lavoro in quel periodo, ma si limitavano ad un’opera di registrazione e di imitazione di autori di successo occidentali come Beato, Farsari e Stillfried. Ogawa andò ben oltre quel tipo di impresa. Non solo era un fotografo compiuto, era un visionario stampatore ed editore, fece conoscere e apprezzare attraverso le sue fotografie il Giappone al mondo intero.








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