di Alice d'Alessandro
(photo by guido monte)
Il volto non ha più contorni. Cresce tra le crepe dei muri,
si arriccia come una felce e imita il volto di mostro.
Come un’ombra sull’intonaco che lentamente si scrosta,
un'anima si sottrae alla strada e rimane contorno sul muro.
Viviamo la sopravvivenza di ogni giorno, come una contraddizione
al sapersi scontatamente vivi.
Una speranza umiliante è l’enigma del sopravvivere.
Al vento leggera, una fragile figura di un capriccio di carta ritagliata vola,
finchè sospinta rimane impigliata tra i calcinacci di un muro.
Che bella foto: di chi è? Bello anche il pezzo.
RispondiEliminaè un volto senza volto. scompare,
RispondiEliminaimitava qualcosa che non esiste.
la parete non rifletteva più nulla,
e quell’anima ha ceduto
sull’antico sentiero.
viviamo ma non esistiamo,
e anche il sopravvivere
cerca una sua dignità.
il foglio impigliato sul muro
sogna
di tornare all’originario quaderno.