by Alessandra Catalisano
Una mano
sul volto
scortica
la ferita aperta
dell’epoca moderna.
La tempesta del domani già scroscia e tuona
e lo spettro delle nostre volontà pianta i suoi colpi alla porta.
Tra le mani stringi il cuore della creatura che sarai. Uomo, stai giocando con la struttura della tua umanità. Si disgrega il singolo pensiero del falso intellettuale, chi tiene le redini del reiterarsi della creatura razionale? Avverti il deserto della tua condizione, scomposta, inabile, illogica e crepitante. Oh, architetto del pensiero, scuoti i tuoi fantasmi, percuoti ogni cancello; che nessuno possa dichiarare: “Lo ignoro!”.
Il volto
del disprezzo
si riconosce
nel riflesso calcolatore
di quest’arido movimento di carni.
Sei
essere
violato.
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