domenica 27 gennaio 2013

Moralia 1

Daubigny Chiaro di luna
di Enzo Barone

Tante volte nelle nostre giornate capita che ci fermiamo a fare il punto della situazione, a considerare ciò che ci ha dato la vita fino a quel momento, a commisurare quello che abbiamo con quello che avremmo voluto avere.
Soprattutto pensando alle persone che ci stanno più vicine.
Squarciato di tanto in tanto il velo di illusione che tutto addolcisce e copre, ci accorgiamo allora brutalmente che la nostra compagna/o, moglie/o, padre, madre, fratello, amico non sono come sognavamo che fossero, come avrebbero dovuto essere.

venerdì 25 gennaio 2013

Veglia prematura

di Daniela Palumbo
 
La strada è ancora
intimamente deserta.
Umida e molle come sonno,
avida e avara di vita.
Per metà avvolte
le saracinesche di cartone delle edicole
proiettano bagliori
sui quadrati di asfalto bruno.
Dalla curva oltre il muro basso
l’albero broccolo
distrattamente ci segue ...
 
Così confuso con la breve pioggia
del mattino
scorre il tempo
opaco lesto e fugace
di questa nostra veglia prematura.
Il tempo delle verdure e dei cani.

Mali, Afghanistan d'Africa?


di Valentina Sechi
Non c’è pace per il Mali. La situazione nel Paese africano continua ad essere critica a seguito delle operazioni militari che coinvolgono il Paese, anche se si apre un barlume di speranza a seguito della notizia che  gli uomini del Movimento islamico dell'Azawad (Mia), nato a seguito di una secessione dal gruppo tuareg salafita Ansar Eddine, hanno chiesto alla Francia di non attaccare Kidal e Menaka, di porre fine alle ostilità  e di avviare una trattativa, dicendosi pronti a combattere lo stesso Ansar Eddine  intaccando il sistema difensivo degli integralisti islamici.

Viaggi per infinite patrie in un solo Libro: Claudio Magris*



di Francesca Saieva
photo di Maria Venere Licciardi
.
.“Si avanza alla cieca in una direzione ignota, ma quanto più s’indietreggia tanto più si allarga l’orizzonte, tanto più vasto appare il paesaggio della vita che si offre allo sguardo […]” (C. Magris, Itaca e oltre,1999).

Ho appena terminato di leggere il romanzo Alla cieca  di Claudio Magris. I miei occhi sono ancora fermi sull’interrogativo dell’ultima pagina: “Come andiamo?” (C. Magris, Alla cieca, 2007).
Una domanda da ‘ultima-prima’ pagina, alla quale a pancia si risponderebbe di certo:  non va per niente bene.
Ma un punto interrogativo è solo uno dei tanti fine-incipit della Storia, che non trova risposta se non nell’idea di tante storie difettate da insufficienza visiva, incapace di avvistare bandiere bianche; una storia che ‘si fa’, dunque, alla cieca.

giovedì 24 gennaio 2013

Sulla Poesia


di Silvia dello Russo


Das Wesen è nel linguaggio filosofico tedesco tradizionale l’essenza.
La fortuna di ogni uomo è a mio avviso avere grandi maestri. Ebbene, i miei maestri  sono stati grandi nel trasferirmi l’idea che ognuno di noi è incessabile custode di un Wesen (esssere) nella sua realizzazione di Wesenheit (essenza). E per dirla correttamente i miei primi maestri sono stati autori classici che mi hanno trasmesso, ancor bambina, un amore immenso per la letteratura e per la lingua. Per magia mi sono lasciata condurre, e le pagine dei miei amati libri si sono aperte fino al mondo reale, mettendo sul mio cammino immensi maestri di vita e di linguaggio.

mercoledì 23 gennaio 2013

mein BAUM

by Silvia Dello Russo

nel cuore del sacro tempio
oltre il lungo corridoio di colonne
nel silenzio centrale della mente
come raggi di sole
espansione a nord sud est e ovest
oltre i cieli sotto gli inferi.
Platzlos Raumlos
vivo come pioggia, come sasso
parlo come erba e mi nutro di fuoco e acqua
io l'aquila
bianco rosso e nero
alchimia
cabbala
sorvolo gli arcani
e trasformo il mio nemico nel mio intimo alleato
mentre il mio occhio vede se stesso
nel tempio invisibile
dove nulla è.

lunedì 21 gennaio 2013

LILLY di Roberto Cavaliere

di Roberto Cavaliere

Ieri alle 18,20 la mia dolcissima Lilly si è spenta con l'aiuto di un farmaco letale. Da tempo stava male e nessuna medicina o cura omeopatica (sì, abbiamo tentato anche questa!) è riuscita a lenire il suo male.
Lilly mi è stata compagna fedele per 12 anni, ha diviso le mie gioie, i mei dolori, i miei pensieri, le mie idee, le mie ansie, i miei timori. Bastava uno sguardo, un mio semplicissimo gesto ed essa capiva tutto.

31-12-2012, di Roberto Cavaliere

di Roberto Cavaliere (collage di Pippo Zimmardi)

31-12-2012, ultimo giorno di un anno che non doveva esserci per la famosa profezia.
Ore 10,30, a casa mia siamo rimasti solo io e mia moglie. Mio figlio e mia nuora vivono e lavorano a Londra e non sono venuti nemmeno a Natale, mentre mia figlia è in vacanza sull'Etna. Esco, compro il giornale, sigarette, un po' di roba per il cenone (?) di fine anno. Torno, mesto, mesto a casa. Sarà il primo fine... anno che io e mia moglie trascorreremo da soli.

lunedì 14 gennaio 2013

Frammenti, di Giovanni Russo


Forse non esisto, forse il mio corpo è stato cancellato dalla vita,
forse esisto solo come Entità
condannata a vagare per l'eternità in questo limbo in cui nulla è,
tranne il mio Pensiero.
Pensiero sterile, incapace di creare, di dare forma alla tenebra che mi circonda.
Un attimo, un attimo, e infiniti universi sono già nati e morti,
nell'abbraccio caldo del grande Ritorno.

domenica 13 gennaio 2013

Foffo




by Silvia Dello Russo
                                                                 
.
Camminavi lenta
su un terreno astioso e rovente
tu piccola donna
non più bambina
ancora gravida di te
portavi in grembo il grande vuoto
lasciato dal tuo creatore.

Famelica
guardavi il mondo
sul tuo passo nervoso
appoggiavi le tue paure,
le tue insicurezze
e i tuoi sogni?
ancora troppo lontani 
da poter esser nominati

Tu
esotica e bella
tu dolce provocante femminile
che ancora vieni da lontano.

Ti ho sentita ridere
mentre come un sasso nell'acqua
riderebbe il mondo con te
ti ho sentita cantare
usignolo
pettirosso che incanti
e porti lontano nella tua casa
ti ho sentita parlare
mentre fuggi
e quasi non vorresti più vederti
perchè lo sai
tu donna sapiente
che nelle tue parole ti nascondi,
ti ho vista riempire il tuo vuoto
far tacer la tua rabbia
schiacciandola sotto ciò
che dovrebbe nutrirti
ma che in realtà speri
mia amata
che impedisca
alla tua bocca di cuore
di far uscire il tuo dolore.

Bella magia
bella infinita creatura
bell'anima che profuma
di vita antica
danza tribale, filoSofia
non temere non temerti
lascia affondare la radice
ma sbocciare il tuo fiore al cielo
non soffocare
ma soffia
 tu usignolo
il tuo canto di sapienza
cantalo al mondo
il tuo concerto in chiave di Do
e libera il grande segreto
il magnifico mistero
che ogni istante tradiscono
e preannunciano
i tuoi occhi grandi ...
che già traducono
che sei musica.

sabato 5 gennaio 2013

Politica, mafia, statuto...
Riflessioni di Salvatore Lanzafame


Nel 1860 venne chiesto alla Sicilia, che già vantava e applicava una propria costituzione dal 1812, di essere annessa al Regno d’Italia tramite un plebiscito svoltosi nelle seguenti modalità: i cittadini siciliani si recarono alle urne dove, davanti ad un tavolo su cui incombeva la presenza di due carabinieri piemontesi armati di fucile (in un periodo in cui l’isola era stata straziata con carneficine di dissidenti), dovettero scegliere tra due fogli su cui era scritto “SI” o “NO”. Sempre davanti i due gendarmi dovettero inserirlo in una delle due urne relativamente alla preferenza che intendevano dare. Il risultato di queste votazioni vide sul 99,8% dei foglietti la parola “SI”, in favore all'annessione al Regno d’Italia con capitale Torino.

Calma apparente nella Libia del dopo Gheddafi

di Valentina Sechi
A oltre un anno dall’inizio della Primavera araba la Libia è ancora lontana dalla stabilità politica, il Paese è nelle mani di un governo debole, incapace di controllarlo e che deve affrontare molteplici problemi. Prima di analizzarli, ripercorriamo brevemente gli eventi che hanno portato alla fine della dittatura ultra quarantennale del Colonnello.

il bambino nella valigia


il bambino nella valigia
(da un fatto vero)
di guido monte

assim non parla mai della mamma,
solo una volta ha detto: voglio papà.
poi più nulla.
dentro il  trolley respirava dai buchi
applicati in un angolo.
assim non parla, non piange,
non cerca la mamma.
dagli altopiani afghani,
dagli hazari, popolo lontano, è sceso
per pianure e montagne fino al mare,
e in aereo doveva arrivare in germania.

ora l’ha scoperto la polizia e l’hanno
chiuso in una casa-famiglia, a venezia.
e gli raccontano di zaher, un altro bimbo
un po’ più grande di lui,
morto sotto le ruote di un tir
mentre cercava di scappare, e con in tasca
i versi: “ho navigato notte e giorno,
sulla barca dell’amore che ho per te,
e forse alla fine potrò amarti, o annegare”.

assim è silenzioso, gli avevano detto
di non muoversi e star zitto,
e lui l’ha fatto. ha cinque anni.

Replica in versi 
di Viviana Fiorentino

Dall'Afghanistan a Venezia non è il viaggio
di Marco all'incontrario.
Sessanta centimetri per trenta
possono racchiudere un'anima.
Ma un'anima con le ali ha mani piccole
e piedi piccoli e gambine piccole.
Troppo leggera per il peso di un tir.
Un'anima con le ali conosce solo il padre,
il resto è silenzio per tutta la vita.

Io, madre, piango di me, di te,
di Assim, del doganiere, di tutti.
La valigia del mio cuore
non sa più contenere anime.

.
Cosa è madre, se dico madre,
e cosa è bambino, se dico bambino?
Tu con le mani piccoline che dormi
nel tuo letto di lenzuola, riposa e
sogna di un bambino che è bambino,

di una madre che è madre e
di un mondo che è mondo, adesso.