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venerdì 30 marzo 2012
Quando scoppiò il Vespro? Il 30 o il 31 marzo?!?
di Fonso Genchi
Quest'anno ricorre il 730° anniversario della rivolta del Vespro. L'episodio storico è di quelli importanti, non soltanto per la storia di Sicilia ma anche per quella dell'intera Umanità perché rappresenta uno dei primi e uno dei pochi esempi di un intero Popolo che si ribella agli oppressori stranieri che lo governano e li scaccia con successo (anzi, dovremmo dire li "massacra", perché di questo si trattò).
Non per nulla la rivolta siciliana trova posto nella Divina Commedia di Dante e, a più riprese, viene presa come simbolo di ribellione contro l'oppressione straniera; come accade anche nel periodo risorgimentale, durante il quale viene enfatizzata in ottica italiana.
Nonostante l'episodio rivesta cotanta importanza, anche simbolica, pure quest'anno passerà pressoché in sordina; e certamente ciò non accade "per caso", bensì per una precisa volontà che viene dall'alto, la cui logica può essere brevemente riassunta così: Per quale motivo dovremmo ricordare ai Siciliani di cosa sono stati capaci? Non facciamo che così, magari, gli viene voglia di ribellarsi a questa classe politica locale e a come sono trattati dallo Stato Italiano!
Ma non è di ciò che vogliamo trattare approfonditamente in questa sede, seppur la questione meriterebbe di essere analizzata a fondo. Piuttosto vorremmo puntare l'attenzione sulla data esatta in cui la rivolta scoppiò.
Sì, perché alcune fonti dicono il 30 marzo (Bartolomeo di Neocastro, Giovanni Villani) e altre il 31. Tutte concordano, però, che la scintilla che fece scoppiare la rivolta - le mani addosso messe dal soldato francese Drouet ad una giovane donna palermitana con la scusa di una perquisizione alla ricerca di eventuali armi nascoste - scoppiò all'ora del vespro, cioè all'ora del tramonto (per cui, appunto, il nome di "Rivolta del Vespro").
Ora c'è da dire che nel medioevo - ma anche oltre - le ore e i giorni non si calcolavano come adesso. Le ore del nuovo giorno venivano computate dal tramonto del sole. Da qui, probabilmente, nasce la confusione sulla data.
Pertanto, è probabile che la rivolta scoppiò in quello che oggi sarebbe il 30 marzo del 1282; che, secondo il calendario, cadeva di lunedì, lunedì di Pasqua, in cui, secondo una consuetudine che dura tutt'oggi, i palermitani solevano spingersi fuori le mura per una gita tra i campi.
Al di là della data esatta, certamente questa rivolta scoppiò e scoppiò fortissima; e, altrettanto certamente, oggi il Popolo siciliano ne ha perso abbastanza la memoria a tal punto da non celebrarne l'anniversario, seppur ultimamente si è tornato a parlare di un Nuovo Vespro.
La mala signoria del XXI secolo per quanto ancora dovrà soffocare la Sicilia e la sua gente prima che ci si ribelli ad essa?
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io sono vecchio mase scoppiassi una rivolta sarei pronto anche morire x la nostra madre terra DI SICILIA.,X litalia e gli taliani ci anno trattato sempre da coloni..
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