di guido monte
(una storia qualsiasi di una anziana sfrattata, ornella,
che dorme per strada con il suo cagnolino, tato)
ornella non ha età
su una panchina
di una piazza qualunque di savona,
quando guarda gli occhi
di tato,
il suo piccolo cane randagio.
prima stavano in via montenotte,
poi in via servettaz
ora, dopo l'ultimo sfratto,
per strada.
un giardino, davanti
al grande parcheggio a pagamento,
su una panchina, poi di notte sotto i portici
per non sentir troppo freddo.
e nel sonno lei sogna
il suo antico rifugio per randagi,
per salvare animali,
poi chiuso per tanti motivi.
e accanto dorme e sogna anche tato…
“ma da lui non mi separo”
pensa ornella,
“piuttosto resto per strada
ma lui non lo lascio”
e tutta savona è immersa nel sonno,
ma una cosa è certa:
ornella il suo tato
non lo lascerà.
randagia come il suo tato, ornella, con la o minuscola. La sua casa è tato. Una storia minima ma grande e poetica, sull' imparzialità della vita che mette sullo stesso piano uomini e cani.
RispondiEliminaSandra
e sì, qualche volta l'uomo riesce a elevarsi al piano dei cani, ma solo ogni tanto :-)
RispondiEliminag.