Giochiamo al silenzio?
Giochiamo a fermare il tempo?
A indovinarci, senza le parole.
Oppure a rincorrerci, una mano sugli occhi.
E a riconoscerci dal tatto e dall’odore.
E vuoi provare con me, a tornare bambino?
A contare fino a dieci o fino a cento e poi
cercare un nascondiglio sicuro.
Certo sono io, io soltanto,
a volerlo di nuovo.
Però guardati ora: sei più bravo tu.
E io non ti trovo.
Bella, semplice e pregnante. Insomma è poesia.
RispondiEliminaEnzo
è la magia del non detto, che a volte si risolve in una negazione della vita.
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