di Luigi Carmina
Sono le ore 7:30 del mattino del 26 marzo, fuori è nuvoloso.
In questa città del meridione è normale. È passato un mese dalla dipartita di un mio caro parente, e non so se è questo o no a farmi prendere una decisione: devo andare via.
Ho deciso di andare a vivere in una metrò. Non quella più vicina a casa mia che è solo ad un chilometro, sarei subito rintracciabile, ma quella due fermate dopo. Però già ho avuto un dubbio: come laverò i miei vestiti.