di Daniela Palumbo
Si trascina
come un vecchio il tuo ricordo,
zoppicando tra i pensieri.
Più insistente del rumore
di quel battito
che ancora, non scompare.
E curvandosi nell’ombra
A spiare non veduto,
dietro i vetri appannati dal respiro,
qualche scampolo di vita
mai vissuta.
Uno strascico di voci,
più tenace
del richiamo della notte.
Si rianima di luce, il tuo ricordo.
Sopravvive in pace
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