by guido monte
(frammenti di discorso “rubati” per strada,
o che mi risuonavano in mente)
… “chi insieme a me?”
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… nel cielo rosso-azzurro: scintille, il tempo corre
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… e alla figlia di giairo: “fanciulla, alzati”
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il mondo è dimenticanza, “la nebbia di sempre”, il nonsenso di tutto
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“… ho paura di non arrivare a fine-mese”
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… sommersi da un grande inverno interiore, dal vento freddo dentro l’anima
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voci di silenzio, come “la pioggia sul muschio”
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… non curarsi troppo delle cose umane
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toccare l’erba, i fiori, nient’altro
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“… come bambini, come malati d’ospedale”
Carissimo prof. sono Cavaliere. L'esegèsi di questi interessanti frammanti di discorsi raccolti per strada evocano inizi si discorsi interessanti che chiunque potrebbe sbirrazzirsi a completare, però sinceramnete non comprendo come possa iniziare un discorso che termina... come bambini, come malati d'ospedale. Un abbaraccio.
RispondiEliminaBelli i frammenti...mi viene da pensare a moderni alessandrini. Geniale come sempre.
RispondiEliminaframmenti di realtà... senza confini... senza colore o lingua...
RispondiEliminapensieri d'umani
abbraccio nelle nebbie dell'essere
:-)c
I "frammenti" di voci o di pensieri sfuggiti alle più consuete impalcature ci fanno sentire troppo piccoli in questo (in)finito spazio. O troppo grandi...
RispondiEliminaBelli.
potrei raccogliere, all'infinito, anche i frammenti dei commenti:
RispondiElimina"inizi di discorsi moderni alessandrini,
pensieri d'umani nelle nebbie dell'essere,
sfuggiti alle più consuete impalcature..."
e così via, ma tutto è eco di qualcos'altro...
...sur les traces des Elohim...
RispondiElimina... leur voix ne peut s'entendre... (ps. 19,4)
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