di Alice d'Alessandro e Guido Monte
Adesso che non sono in nessun posto
mi dici che il viaggio finisce qui
dove tutto svanisce, labile come la spuma del mare
Ma io non posso non ritornare
perché c'è un silenzio più grande di me
che si annida dentro
e un errore più grande di me
che si annida dentro
Andare e venire a queste prode
Per non essere più alla fine
mi dici che il viaggio finisce qui
dove tutto svanisce, labile come la spuma del mare
Ma io non posso non ritornare
perché c'è un silenzio più grande di me
che si annida dentro
e un errore più grande di me
che si annida dentro
Andare e venire a queste prode
Per non essere più alla fine
dentro: un fiume sotterraneo,
fiume che comunque va al mare…
sopra: un cielo di stelle chiuse,
infinite volte chiuse a noi umani
le radici sono estinte, resta
solo il nunc del dormiveglia
senza fine
Ora che so quello che non sono
torno indietro
fino alla radice
pezzo di legno che tentano i flussi
su quella spiaggia dove finisce il viaggio
e non c'è altro
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