giovedì 18 luglio 2013

warum?

by guido monte

quisque suos patimur manes... ma in interiore homine habitat veritas, un segreto nascosto dentro ciascuno di noi, un viaggio destinale che quasi mai riusciamo a riconoscere.

lo ricorda laing, un vecchio paziente portato quasi di peso, diciott’anni, grida di suo padre, sembra distratto. non gli va di “esser misurato”, finge di non capire niente, alla fine urla a squarciagola…

“en este segundo cuantos estan aplastados? en este instante cuantos estan enfermos? en este instante, cuanros no pueden hablar?” useless words in the evening… because “hier ist kein warum” 
they said to primo levi, death arranges for spaces of broken bodies (trad. in spagnolo by olga milazzo)
 
non credere più, dubitare di esistere, di poter tornare fuori dalle tenebre dal pozzo senza pareti, di poter uscire dalla torre del labirinto, continuare a non capire e chiudersi nel silenzio, un silenzio privo di emozione… to slow down the fall-out clock, “... si la sfârsit marea sa închis deasupra noi, till the sea closed upon us”; qualcosa era stato detto, io non lo ricordavo più

ciao, come stai, io sono sempre qui come al solito; hai avuto la tua conchiglia? solo una conchiglia al giorno, solo quella, ti aspettavo per quella conchiglia, una conchiglia pallida! basta tendere la mano, e poi va verso l’alto verso colombe e rondini, tra alberi e montagne, tra fiori e foglie, tra fogli scritti e non scritti.

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