martedì 31 gennaio 2017

Recensione al romanzo di Francesco Scrima "In nessun luogo mai"


 


di Andrea Di Ganci

Il libro “In nessun luogo, mai”, scritto da Francesco Scrima, insegnante da oltre trent’anni e pubblicato nel 2016 dalla casa editrice “Torri del Vento”, è un romanzo contemporaneo, un giallo-psicologico che intrattiene il lettore per l’intreccio ma allo stesso tempo fa riflettere per le tematiche affrontate.


Ambientato nella Palermo odierna, il romanzo racconta la storia di Paolo e Bianca, rispettivamente un insegnante di lettere e una caposala di un ospedale, giunta in Italia come profuga dalla Libia.
Entrambi hanno un passato complicato che hanno messo da parte e soltanto il Destino, con il tentato suicidio della figlia di Bianca, Miriana, e con il ricovero in ospedale della moglie di Paolo, Anna, farà sì che i due si avvicinino sempre di più, fino ad instaurare un rapporto di profonda amicizia, espressione di un amore improbabile, che li aiuterà a combattere anche i ricordi archiviati dei rispettivi passati.
Successivamente, saranno soprattutto le cattive amicizie di Miriana, che si ritrova in un giro di droga e prostituzione senza alcuna via di uscita, a far diventare il romanzo un vero e proprio giallo in cui Paolo e Bianca si improvvisano investigatori per salvare la giovane ragazza.
I personaggi cardini del romanzo sono: Paolo, Bianca, Miriana e Anna. Paolo è un insegnante di lettere che vorrebbe far nascere nell’animo dei suoi alunni l’amore e l’interesse per le materie classiche. Egli crede infatti che nelle scuole italiane non ci sia più posto per la cultura viva di un tempo e che tentare di farla rivivere nello spirito dei giovani sarebbe un’impresa difficile tanto quanto riuscire ad allontanare Miriana dal losco giro in cui è stata coinvolta dalla malavita palermitana.
Miriana, infatti, rappresenta il tipico adolescente moderno, che, segnato anche da una situazione familiare non facile, si rifugia in se stesso, trovando un illusorio appagamento nelle strade sbagliate.
Paolo, a sua volta, porta avanti insieme a Bianca il tentativo di salvare Miriana, non solo per riscattare il proprio passato, ma anche perché in questo modo sente di rivestire il ruolo di genitore, che, insieme ad Anna, non ha potuto “materialmente” esercitare.
Bianca, tradita e lasciata sola più volte, vede in Paolo una persona di cui veramente ci si possa fidare e che le possa dare una mano ad affrontare i tristi e dolorosi avvenimenti passati che hanno segnato la sua infanzia, che pensava di essersi lasciata alle spalle.
Nel romanzo vengono toccate tematiche di scottante attualità come l’immigrazione, rappresentata da Bianca e dal suo difficile arrivo in Italia, la malavita, rappresentata da Miriana e dalle sue cattive conoscenze, e infine la disgregazione delle famiglie.
Tutte queste possono essere definite delle sotto tematiche, unite da un unico filo conduttore che è quello della continua ricerca di un riscatto che non si lascia alle spalle i fantasmi del passato, ma li affronta e trae forza e determinazione da essi.
Il romanzo si evolve in maniera progressiva, partendo da una prima parte più statica, in cui si evidenzia il lato psicologico dei personaggi, per poi arrivare ad una seconda parte in cui il romanzo diventa sempre più accattivante, trasformandosi in un vero e proprio giallo, ricco di colpi di scena.

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