Spazio per mettere in circolo idee, discussioni, opinioni, prodotti letterari, riflessioni a voce alta riguardo alla cultura e alla storia contemporanea. Con un fortissimo richiamo alla realtà della città di Palermo.
martedì 25 ottobre 2016
I "Pupi di Surfaro" vincono a Cagliari il "Premio Andrea Parodi" (SM 145)
Stupor Mundi n°145 del 21 ottobre 2016.
La band nissena "Pupi di Surfaro" lo scorso 15 ottobre, a Cagliari, ha vinto il prestigioso "Premio Andrea Parodi", unico concorso in Italia di 'world music', con la canzone "Li me' paroli", scritta in perfetta lingua siciliana. In questa puntata di Stupor Mundi, che apre la 7^ stagione del programma televisivo, si parla di questo gruppo che fa musica di qualità e si può vedere ed ascoltare il video musicale della canzone vincitrice a Cagliari.
Note linguistiche: il lessico segue quello dei dizionari "Mortillaro" e "Pasqualino".
domenica 23 ottobre 2016
Il pettirosso
di Sandra Collura
Io e mia madre parlavamo, ricordavamo
e il presente era il
paravento del dolore.
Con le sottili zampe il pettirosso
saltellò lieve fino al
cuore
dalla finestra ci ascoltava
l’azzurro perlaceo del tramonto invernale.
Curioso, nel silenzio ci spiava
coi suoi piccoli occhi tondi
e dal rosso petto una calda fiamma tenera
d’affetto si sprigionava dalla variopinta materia
Muto, portava messaggi
di mia sorella, scomparsa nell’ultima primavera
di mio padre che si è dimenticato di sé.
Lieve, un battito d’ali ci fa desiderare
che non vorremmo essere
sole.
24/01/2016
giovedì 13 ottobre 2016
Il nuovo libro di Francesco Scrima
Torri del vento Edizioni
Riso Polo Museo
regionale d’arte moderna e contemporanea di Palermo
presentano
di
Francesco Scrima
Modera
Giada Lo Porto
Interviene
Daniela Palumbo
Venerdì
28 ottobre 2016 ore 17,30
Palazzo Riso, Sala Kunellis
Corso Vittorio Emanuele, 365, Palermo
domenica 2 ottobre 2016
'A lingua siciliana
‘A Lingua Siciliana (di Euranio La Spisa©) Putenza di la Lingua siciliana di musica, di ritmu, d’armunia, la vera Matri di la puisia unguentu chi li cori tocca e sana! Â Curti di Palermu fu aduttata di dutti e littirati canusciuta, di li pueti ‘n versi fu scrivuta di nobili e rignanti fu parrata. E ora…Lingua mia, si’ tant’offisa, c’è cu’ di Tia, pirfinu prova unta e si nni sta pirdennu la to ‘mprunta scurdata, abbannunata, vilipisa! Pueti, Dutti, genti di cuscenza di la cultura siti la primera, datimi lustru cu la vostra scenza, pi fari di sta Lingua… ‘na Bannera!
sabato 1 ottobre 2016
L'intersezionismo speculare. Un approccio filosofico per una nuova grammatica musicale
Prefazione alla quarta edizione ampliata
del Manifesto dell’intersezionismo speculare. (F.
Bernasconi, Manifesto
dell’intersezionismo speculare, Edizioni Nuova Prhomos, settembre 2016)
di
Francesca Saieva
Cercherò di parlare di Intersezionismo speculare in
termini di fenomenologia dell’ascolto, quale
possibile percorso di scrittura musicale.
Secondo Th. Bernhard, “ciò che si descrive rende
manifesto qualcosa, che corrisponde alla volontà
di verità di colui che lo descrive, ma non alla verità, perché la verità
non è assolutamente comunicabile”. Un esercizio del pensiero, dunque, che si fa
testualità esposta alla propria negazione. Quasi che la parola, nel suo essere
auto-affezione, nel farsi musica e sentirsi parlare, perda la propria
identità. Un preciso atto del decostruire all’interno di uno spazio ‘ridotto’,
in termini di distanza io-altro, e ampliato dall’allontanamento
dall’esatto centro geometrico di un pensiero nomade.
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