mercoledì 25 giugno 2014

Hope

di Gianluca Palacino
foto by Pippo Zimmardi

Un giorno la vide. Maledetto sia quel giorno. Oppure benedetto? Gli apparve innanzi agli occhi come un angelo. Poche, pochissime volte, riuscì a intuire cosa stesse pensando. E quelle poche gli bastarono a percepire una certa affinità. Molto spesso era distratto dalla sua visione. Quasi intontito. Così aggraziata. Così... Probabilmente non ci sono parole per descrivere o definire un evento o un'emozione provata in modo così naturale e intensa al tempo stesso. Oppure è la lingua che parla, e che ha imparato, che non gli permette di esprimersi; e allora si rende conto di trovarsi in catene. Quale dio dà all'uomo la possibilità di parlare e poi, con spietata crudeltà, gli nega la capacità di esprimere in termini comprensibili ciò che può, più di tutto il resto, avvicinarlo  a lui.
Ciò che potrebbe farlo ascendere. Eppure siamo carne e ossa. Lo siamo tutti. E, sebbene avesse avuto a quel tempo parvenza d'angelo, anche lei lo era. Ma entrambi, essendo umani, e dunque distratti dal mondo che li confondeva, si allontanarono. In un modo o nell'altro.

 Il tempo, speso a procrastinare ciò che potrebbe essere fatto subito, non perdona nessuno. Mai.

Passano gli anni, la lontananza cresce. Due anime, un tempo affini, si trovano alle estremità del mondo. Come se un'inaudita forza magnetica li volesse tenere lontani per sempre. Eppure, fu proprio in quell'occasione che, quando tutto sembrava essere perduto, una riflessione, un'illuminazione lo colse: il tempo, nella sua crudeltà, non avrebbe mai potuto vincere.
Perché se l'uomo è composto di elementi infinitesimali, che, in un modo o nell'altro, si aggregano e si disgregano, (e lui in questo ci credeva più di ogni altra impossibile teoria filosofica) allora, anche le particelle che componevano quelle due anime un giorno o l'altro avrebbero avuto modo di rincontrarsi. Magari in luoghi diversi, in vite diverse. Ma non sarebbe più importato. Quella vita grigia e insulsa, non sarebbe stata che un attimo, in confronto alle altre.


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