mercoledì 17 agosto 2011

Traccia


di Sandra Collura

Al mattino andavo,
soldato armato d'una borsa
pesante d'ansia

La solitudine
con passi veloci
sull'asfalto sporco
batte gli stessi colpi
del cuore irrequieto

Vuota d'affetti
la mente trincerata
in fuggenti ricordi

Muro a destra, muro a sinistra

Frotte scure di giovani vite
mi accompagnano
in traiettorie parallele
ansiose di mordere e fuggire
trattengono brandelli di pensieri
e brevi emozioni irriflesse
soffocano il respiro
con boccate di fumo bianco

Una parentesi di vita per tutti, quella
da vivere in sogno e dimenticare
per vivere poi veramente
altrove.

Anch'io con loro
desiderando già la fine di quel mattino
pensando alla vera vita
al di là dei muretti.

Scorgo, alla curva della strada
la chioma del ficus,
il pino, la palma
che ancora resiste
al punteruolo rosso.

Vivere, accelerando
per non vivere
ma le statiche chiome verdi
si radicano immobili.
Esse vivono.

A ondate
i suoni occupano tutti gli spazi
trattenere il fiato per non respirare
l'aria umida e calda
come quella di un affollato negozio
a natale

Vedo solo l'asfalto bagnato
graffiato dall'incuria
le nere pozzanghere
su cui si appiccicano le foglie marce

.... ....

Inaspettatamente

Odora il gelsomino bianco,
fresca fanciulla
si sporge al di qua del muro

e una vastità si apre.

1 commento:

  1. Vedo che questo sito si sta direzionando molto verso la composizione poetica....

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