domenica 21 agosto 2011

DUE POESIE (di Sandra Collura)


DUE POESIE
di Sandra Collura
(foto by Marta Ciravolo)

RITRATTO DI MIO PADRE

... e mi portasti
in un giardino d' aranci

Prendesti la bellezza fra le dita
eleganti come una fruttiera,
lo sguardo incontro'
la rotonda fragranza
rugosa di succhi
e il verde scuro
delle foglie
si posava sul frutto

"Guarda che bellezza", dicesti
e il tuo cuore si sposo'
col respiro della terra
e sorridesti di soddisfazione.

Riposavi nell'ombra
fra i tronchi neri del giardino.
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IL PESCO

Nel già viola del crepuscolo
esplode
nelle pupille perse
nell'intrigo degli incroci lucidi di pioggia,
il pesco.

Mi riveste primavera
come da bambina
il golfino rosa
con le tonde maniche corte
gonfie d'infanzia,
le braccia nude
a sfidare gli ultimi brividi.

Da bambina,
radicata nel rintocco puntuale
delle stagioni
nell'attesa del certo fiorire
ora,
perduta nella rutilante sequenza
del cerchio virtuoso degli obblighi
di un altro giorno
e di tutti i giorni a venire.

Piantato
il pesco erompe
emana una rosea magnificenza,
un firmamento di vite fugaci
già sbocciate che si staccano
si spalma sull'asfalto sporco
che neanche sembra tale
cosparso com'è
d'una miriade di petali tondi.

Li', al semaforo
idolo dell'ordine
dove si contano i secondi
per ripartire spinti dalla cura
grande e gentile
la tua floreale armonia
estranea
ricompone il pulviscolo
di quell'aria guasta

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