di Andrea Castrovinci Zenna
L’umanità questa
che aggirasi
per strada e
chiede (soffre?)
qualche moneta,
o sigarette “Un caffè!”
“Ancora venti me ne devi”.
E qualche cosa
biascica
si lamenta
tra i denti
marci, ma alla fine
prende gli
spicci e infastidita “Vai
però fuori Maria a bere, vai fuori!”
Tiranno picchia
in strada il caldo e stracca.
Torna Maria e
sdentatamente chiede
alla brioscina
immersa nel pistacchio
un morso
“E no,” si sbroda e ciancia la cliente
“Maria vai fuori, fuori!”
Sfibra
autocratica nel sole estate.
E quella indiana
– o bangladina, turca,
quel che è – le si
spegne tutto, salta
la luce,
telecamere
di sorveglianza
cieche
e i tre, quattro
ubriaconi soliti
alcolici si
accennano, annuiscono
la frutta è lì,
non c’è
quell’Ivan
(mancu u nome è u suo) che guardi
per poco
non si sdirrubba
appresso ai vini
inscaffalati
anche per loro ladri
in un fragore di
risate e tagli
e pianti dei
bambini.
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