di Francesco Scrima
“E’ strano
però che l’uomo
spenda miracoli d’intelligenza
per fare che sia
del tutto inutile
l’individuo”
(E. Montale – Altri versi)
I
Quella notte, sognò un Algoritmo. Era lì,
davanti a lui, immobile e sorridente.
Lo guardava con intensità, con l’aria
beffarda di chi sa d’incutere timore e di avere un potere perverso, quello di
decidere della vita altrui.
L’inizio di quella giornata era stata delle
più normali, quasi banale.
Si sentiva bene, la pressione a livelli
ottimali, la frequenza cardiaca regolare, l’umore sopra la media. Scese le
scale di casa e uscì per strada con slancio, il sorriso sulle labbra, il cuore
disponibile ai rapporti sociali.
Ci furono segni negativi di cui non si
avvide? Infausti presagi vollero metterlo in guardia su quello che lo
attendeva? Non è dato saperlo.
Era sereno, e ciò bastava.