giovedì 21 giugno 2018

Algoritmo, mon amour





di Francesco Scrima


“E’ strano
però che l’uomo spenda miracoli d’intelligenza
per fare che sia del tutto inutile
l’individuo”
(E. Montale – Altri versi)

I


   Quella notte, sognò un Algoritmo. Era lì, davanti a lui, immobile e sorridente.
   Lo guardava con intensità, con l’aria beffarda di chi sa d’incutere timore e di avere un potere perverso, quello di decidere della vita altrui.
   L’inizio di quella giornata era stata delle più normali, quasi banale.
   Si sentiva bene, la pressione a livelli ottimali, la frequenza cardiaca regolare, l’umore sopra la media. Scese le scale di casa e uscì per strada con slancio, il sorriso sulle labbra, il cuore disponibile ai rapporti sociali.
   Ci furono segni negativi di cui non si avvide? Infausti presagi vollero metterlo in guardia su quello che lo attendeva? Non è dato saperlo.
   Era sereno, e ciò bastava.

domenica 17 giugno 2018

Il fantasma di San Lorenzo





di Enzo Barone

Due settimane fa Rosy Bindi, presidente uscente della Commissione parlamentare antimafia, proprio nell’Oratorio di San Lorenzo a Palermo, il luogo dell’efferatezza, ha presentato le conclusioni della Commissione sul furto della Natività con i santi Francesco e Lorenzo di Michelangelo Merisi, avvenuta nella notte tra il 17 e il 18 ottobre del 1969. Erano presenti anche il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, il giornalista Attilio Bolzoni e sono successivamente intervenuti l’arcivescovo Lorefice, il presidente della commissione antimafia della Regione Sicilia Claudio Fava, il presidente dell’associazione degli Amici dei Musei Siciliani, Bernardo Tortorici di Raffadali e padre Giuseppe Bucaro, responsabile del patrimonio culturale della diocesi di Palermo.

mercoledì 13 giugno 2018

Alba



di Francesco Scrima

Esplodesse il mio cuore, rimanesse
di me solo l’effimero baluardo
della ragione. Torbida
si fa l’acqua ai miei piedi
e non schiarisce né di questo
mio tempo si fa specchio
agli occhi sapido di riverberi
lontani, di protettive ombre,
di annunci forti come albe.
Ci passo sopra per tentare
una fuga qualunque
o perché l’orma si stampi
di sotto se infine la mota
dia spazio alla nascosta erba.