di Valentina Sechi
Parlare di politica a ridosso delle
elezioni potrebbe sembrare la cosa più ovvia e banale del mondo. Nulla di più
sbagliato. In un Paese perennemente a un passo dalla bancarotta e con un debito
pubblico sempre più elevato dove la crisi del modello economico e sociale
corrente è acuita dal problema delle migrazioni (ivi compresa la delicatissima
questione dei rifugiati politici) e dall’instabilità politica, si rende
necessario riscoprire il senso profondo e la portata che il ruolo del politico
dovrebbe avere nella società attuale .
In una conferenza tenuta presso l’Università di Monaco nel
1919, “Politik als beruf” (la politica come professione/vocazione), il
sociologo tedesco Max Weber sostiene che le qualità principali del politico
siano tre: passione, senso di responsabilità e lungimiranza. Tenendo un occhio
alla realtà che deriverebbe da tale considerazione e un altro alla situazione
italiana, non si potrebbe essere più strabici in quanto le due sono palesemente
agli antipodi.