Multilinguismo

 

di Silvia dello Russo

Il blending linguistico e stato oggetto di ricerca, tensione e ambizione, di tutti i poeti, linguisti, semiologi , che volessero arrivare al Kern, il centro , il nucleo delle lingue tutte. Come un sacro Gral. Come L’alchimista che vuole fondere il metallo in in oro, come un prometeo della parola che voglia conferirle l'immortalità. Il ricercatore del segno grafico e sonoro del linguaggio non si placa ancora nella sua ricerca di fusione, che non corrisponda alla resa di più lingue di fronte ad una sola di convenzione, ma che al Contrario, rispettandole tutte, vuole fonderle non mancando gli accenti, non perdendo le sfumature, rispettando le pause e la musicalita, il segno grafico e ortografico.

La summa massima, la mappa per un tesoro inestinguibile ma sempre mutante. Perché ogni lingua segna il suo tempo, ne tiene i ritmi, le corruzioni, le decandenze e le rinascite ...Per questo il ricercatore di blending non posa mai la lente della sua ricerca, mentre il suo zaino di chiavi linguistiche è sempre più colmo di segni grafici e sonori, di tracce ideomatiche inesplorate, di inflessioni ibride da contaminazioni nuove, che traducono e tradiscono lo specchio del mondo nella sua reale essenza.

Nel tempo, nel passato, nel futuro, il linguaggio cor-risponde alla fotografia multistratica della realtà: non mente, non fa sconti, non regala illusioni, non cela..

Il linguaggio dice. Semplice e complesso, banale e imperscrutabile esso è la febbre del ricercatore e la sua penicillina. Ogni linguaggio sonoro o dei segni e il tormento la musa la ricerca L’abbandono, l’esotismo ... la fuga da una realtà che si vuole fondere nella fucina magica della rinascita, del viaggio verso l'inesplorato. Ai poeti, agli internauti dei blending, agli assetati di alfabeti, ai discepoli dei fonemi ai profeti di grafemi che volteggiano tra significanti inesplorati alla ricerca del significato primo...

Che fosse, forse, ... amore.

SdR