di Silvia Dello Russo
Alla sua porta
il
cuore gonfio
Di
rabbia e di paura
il
fiato inciampava tra i denti e le nari mentre
Scendeva gli ultimi gradini
Come
camminando su un‘altissima fune
Sospesa
sul nulla
Mise
la mano al battiporta e un colpo si stagliò nel silenzio ..
Le
ultime gocce di sudore ribalzarono a terra
Come
leggere biglie
Cadute
dal sacco dei giochi della spiaggia.
Mentre
una donna antica apri la pesante porta…
Che
cosa cerchi ancora? Sono più di mille anni che vieni a bussare alla mia
porta.
Fammi
entrare ancora un’ultima volta
Voglio
sedere nel tuo giardino e guardare con i tuoi occhi il tramonto
Quando
il rosa del cielo ricopre d oro i tuoi capelli d’argento.
La
donna lo fece entrare ed insieme raggiunsero il roseto che si apriva sulla
valle.
Sedettero
alla panchina di marmo bianco che come
una tela si tinse dei colori del cielo..
Mentre
loro temendosi per mano
Si
sciolsero nella luce del tramonto.
Solo
al sopraggiungere della luna
Riemersero
dalla luce
..
andarono alla porta
E
ancora si tenevano la mano.
Nemmeno
una parola
Solo
un ultimo bacio
L’ultimo
di quell’atto che avrebbero messo in scena per mille e mille anni ancora
..
anche
questa sera
Poco
prima del tramonto
Ho
sentito il rintocco del battiporta
Che
ha preceduto il tramonto che poi ha indorato i miei capelli
….